Giallo sulla morte di un imprenditore veneziano in Argentina

Suicidio o omicidio? Aperta una indagine a Buenos Aires sulla morte, il 4 gennaio scorso, del veneziano Mirco Zampieri, 61 anni

VENEZIA. La giustizia di Buenos Aires, in Argentina, sta indagando sul presunto suicidio, lo scorso gennaio, di Mirco Zampieri, noto imprenditore italiano gastronomico. Lo riferiscono fonti giudiziarie locali, precisando che potrebbe in realtà trattarsi di un omicidio. Zampieri, che aveva 61 anni ed era nato a Venezia, è stato trovato morto con un colpo d’arma da fuoco alla testa il 4 gennaio nell’appartamento dove aveva abitato fino a qualche giorno prima, in pieno centro a Buenos Aires, affermano fonti giudiziarie citate dal quotidiano “La Nacion”.

Il procuratore Martin Lopez Perrando sta portando avanti un’ inchiesta sulla base di una serie di elementi che smentirebbero la possibilità di un suicidio. La custodia della pistola che aveva in mano l’imprenditore è stata infatti trovata sotto il corpo dello stesso Zampieri, affermano le fonti, precisando che l’esplosione del colpo non è stato ascoltato da nessuno: «Fatto strano, visto che la pistola era una potente calibro 380», ricordano le fonti.

«Nella dichiarazione resa dalla moglie, Flavia Giua, non era chiaro se il marito attraversava problemi economici...oppure se aveva ricevuto minacce di morte», afferma inoltre l’articolo de “La Nacion”.

Zampieri aveva lavorato - precisa il quotidiano argentino - all’Harry’s Bar di Venezia e a Buenos Aires tra l’altro anche in un noto ristorante di Puerto Madero. Sempre nella capitale argentina, aveva tempo fa fondato la società di pasta Maltesi.

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