Già scarcerati dopo l'incidente mortale: "Non c'è la prova della gara"

I due cugini accusati di aver causato la morte di un operaio che usciva dal turno di notte sono stati rimandati a casa dal giudice: solo uno agli arresti domiciliari
SAN DONÀ. Sono già stati scarcerati i due uomini accusati di avere ucciso un operaio, Giuliano Babbo, in un incidente durante quella che si sospetta essere stata una gara “pirata” tra auto.
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Giuliano Bobbo, la vittima del'incidente. In basso i due arrestati, Kajatz Kukiqui e Edmon Balaj
 
Il giudice delle indagini preliminari ha infatti deciso che non c'è, allo stato delle indagini, la prova che i due cugini kosovari coinvolti nell'incidente mortale di giovedì sera lungo via Mario Del Monaco a San Donà, avessero ingaggiato una gara di corsa.
 
 Per questo stamattina il giudice per le indagini preliminari Gilberto Stigliano Messuti, al termine dell'udienza di convalida a Santa Maria Maggiore, ha disposto la scarcerazione dei due indagati.
 
Kajtaz Kuliqi, 21 anni di Cessalto, alla guida dell'Audi A3 che si è schiantata contro la Ford Focus di Giuliano Babbo, 53 anni di Eraclea, è stato messo agli arresti domiciliari per l'omicidio stradale con l'aggravante della fuga.
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Kajatz Kukiqui e Edmon Balaj
Edmon Balaj, 26enne di Salgareda, invece, è stato liberato senza alcuna altra misura restrittiva pur restando indagato.
 
Giuliano Babbo è stato centrato e ucciso mentre tornava a casa dopo il turno di notte in fabbrica.
 
Il giudice non ha convalidato gli arresti poiché è mancata la flagranza del reato. La pubblico ministero Carlotta Franceschetti, titolare del fascicolo, aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere per entrambi.
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