Già in tremila hanno aderito a “Poveglia per tutti”

La campagna “99 euro per 99 anni” sta facendo proselito non solo a Venezia. Manifestazioni d’interesse da tutta Europa per mantenere pubblico questo paradiso in laguna

VENEZIA. Sono arrivati a quota 3.000 le adesioni sl sito FB «Poveglia per tutti» per partecipare alla campagna «99 euro per 99 anni», lanciata una settimana fa dall’«Associazione Poveglia» per l’acquisto dell’Isola, messa all’asta dal demanio.

Fino al 6 maggio, ultima data della consegna della busta, quella che sembrava essere soltanto una fantasia è diventata realtà. Nonostante i cittadini si troveranno a competere con dei ricchi avversari, hanno annunciato che non solo non abbandoneranno la corsa, ma che vigileranno sempre sul futuro dell’isola. Le regole per partecipare sono tutte all’insegna della democrazia. L’Isola di Poveglia, in origine «Popilia» (pioppo), si trova nella Laguna Sud, vicino alla bocca di porto di Malamocco.

Come si vede dalle foto scattate da Maria Elena Dall’Acqua dell’Associazione Poveglia, la natura ha preso il sopravvento. Lucertole, coniglie e uccelli sono per adesso i veri custodi. Poveglia ha una superficie totale di circa 72 mila mq, inclusi i 5 mila coperti da una decina di fabbricati ed è formata da tre isole. La prima isola, l’«Ottagono», era destinata un tempo alla difesa. La seconda è ricoperta di edifici fatiscenti di un’area verde con destinazione d’uso pubblica.

La terza isola, infine, è solo verde e ha una destinazione d’uso agricola che non può essere modificata. L’«Associazione Poveglia» ha ipotizzato che, nel caso di mancata vincita, si potrebbe instaurare un dialogo con gli eventuali acquirenti al fine di trovare un accordo per lasciare che la parte verde e quella destinata agli orti rimanga accessibile ai veneziani. Nel Settecento è stata lazzaretto, nel primo Novecento Stazione Marittima per la quarantena di equipaggi e passeggeri. Successivamente, sotto il Ministero della Sanità, è diventata prima un ospedale e poi una casa di riposo. Quando nel 1979 il Ministero fu dismesso l’isola passò allo Stato.

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