Ghetto, nove mesi di eventi per ricordare

Il presidente della comunità ebraica Gnignati: «Un momento storico». Il rabbino capo: «Venezia resti città del dialogo»
Di Nadia De Lazzari
Interpress/Gf.Tagliapietra. 22.03.2016.- 500 anni del Ghetto di Venezia.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 22.03.2016.- 500 anni del Ghetto di Venezia.

Venezia si prepara a ricordare i 500 anni di vita del Ghetto. Era il 29 marzo 1516 quando il Senato della Serenissima decreta di mandare 700 Ebrei nel Ghetto Nuovo che è “come un castello”. Così, nasce il primo Ghetto del mondo. Nella Sala Montefiore della Comunità ebraica, ieri, è stato fatto il punto sul denso programma di iniziative che la Città propone.

I grandi temi di riflessione che il Cinquecentenario pone - nelle intenzioni degli organizzatori - sono quelli della libertà, della giustizia e della verità. Questi verranno indagati nelle forme più diverse, dal livello accademico a quello divulgativo, e in modo diffuso sul territorio - coinvolgendo la Città da Mestre al Lido - grazie a tre appuntamenti principali, ma anche a numerosissimi altri, che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno. Come ha avuto modo di specificare il presidente del Comitato “I 500 anni del Ghetto” Alfredo Bianchini, gli eventi non sono stati concepiti come manifestazioni di per sé, ma come mezzi, linguaggi differenti, per trasmettere questo triplice messaggio.

Gli interventi. «Questo è un momento storico» ha esordito Paolo Gnignati, presidente della Comunità ebraica «non è una festa, ma il ricordo di un dramma che deve servire agli altri». Il rabbino capo Scialom Bahbout ha rilanciato il progetto di Venezia, da lui già candidata come Premio Nobel per la pace, come centro mondiale della cultura, del dialogo e del confronto tra religioni e lanciato il progetto Maimonide che punta a far diventare Venezia un punto di riferimento per i giovani e per tutte le università italiane.

«Siamo particolarmente grati» ha dichiarato la presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano, dopo aver portato i saluti del sindaco Luigi Brugnaro «per il lavoro che il Comitato ha svolto, perché il programma realizzato saprà raccontare al mondo intero il contributo che la comunità ebraica veneziana ha saputo offrire nei secoli ma, al tempo stesso, lanciare questo messaggio universale di libertà, giustizia e verità. L’Amministrazione comunale si sente particolarmente vicina alla comunità ebraica veneziana».

«Riteniamo fondamentali i concetti di integrazione ed interazione reciproca» ha continuato l’assessore al Turismo Paola Mar «e i 500 anni del Ghetto ci danno modo proprio di ragionare e ripensare al loro significato nel corso della storia, ma soprattutto con riferimento al presente. La comunità ebraica veneziana ha saputo produrre su diversi piani: culturale, artistico, economico, scientifico, ma anche politico. Ha saputo interagire pur mantenendo la propria identità: questo ritengo sia un esempio fondamentale per tutti».

Teatro La Fenice. Il 29 marzo si svolge la cerimonia inaugurale (a inviti) con concerto in presenza di personalità internazionali del mondo della scienza, dell'economia, dell'arte e della cultura. Dopo i saluti istituzionali e una prolusione dello storico britannico Simon Schama, Oner Meir Wellber, direttore d’orchestra israeliano, dirige l’Orchestra del teatro nell’esecuzione dell Sinfonia n. 1 in Re maggiore di Gustav Mahler (Il Titano). L'evento è organizzato in collaborazione con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane e il sostegno del Congresso Mondiale Ebraico e della Associazione Europea per la conservazione e la promozione della cultura e del patrimonio ebraico.

Palazzo Ducale. Tra le iniziative spicca a mostra “Venezia, gli ebrei e l’Europa. 1516 - 2016”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici e in programma dal 19 giugno al 13 novembre 2016 negli appartamenti del Doge. Importante è la collaborazione con le Gallerie dell’Accademia e alcuni musei e collezioni stranieri, quali il Louvre di Parigi, la Pinacoteca di Brera, il Museo Ebraico di Vienna.

Università. Ca’ Foscari e Compagnia de’ Colombari partecipano dal 26 al 31 luglio con il principale evento artistico dell’anno, la prima messinscena della storia del Mercante di Venezia di William Shakespeare nel Ghetto dove la celeberrima opera con il protagonista Shylock è idealmente ambientata. Il Ghetto e l’opera sono documenti straordinari della storia usati come strumenti di discriminazione e agenti di tolleranza e conoscenza della minoranza per eccellenza. L’avvenimento teatrale di valenza etica e civile sottolinea il ruolo di Venezia come fulcro della civiltà dello scambio e luogo di riflessione sulla convivenza.

Associazione albergatori. Ha stipulato un accordo con la Comunità ebraica per lanciare fino al prossimo 31 dicembre agli ospiti delle oltre 240 strutture aderenti una raccolta fondi per il restauro delle vetrate e del portone della Sinagoga Spagnola. Con donazioni di almeno 10 euro si riceve in omaggio un manifesto di Tobia Ravà.

Collezione Peggy Guggenheim. Dal 9 giugno al 9 ottobre 2016, presso la galleria Ikona Gallery in Campo del Ghetto Nuovo è allestita la mostra “Art of the Century. Peggy Guggenheim in Photographs”, a cura di Ziva Kraus. Infine sono in programma cicli di concerti, serate a tema, incontri sulla vita e la cultura ebraica promossi dalle prestigiose istituzioni veneziane: Alliance Française, Ateneo Veneto, Biblioteca Nazionale Marciana, Centro Candiani, Centro Tedesco di Studi Veneziani, Querini Stampalia, Galleria Scalamata, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Scuola Grande di San Rocco.

Tutti gli aggiornamenti su www.veniceghetto500.org.

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