«Gestori del cinema poco elastici»
MARCON. Sulla vicenda dei quattro ragazzi disabili respinti alla cassa del cinema Uci di Marcon, giovedì scorso, interviene anche il loro allenatore di hockey su carrozzelle “Black Lions”, Massimo Lazzarini, poco convinto che il rispetto delle normative possa in qualche modo giustificare un atteggiamento a suo dire assolutamente discriminatorio. Giudica poco “elastico” il comportamento dei gestori del multiplex, citando la legge 67/2006 sulla tutela dei disabili. «La legge sulle pari opportunità per i disabili è chiara» dice Lazzarini «sancendo che il principio di parità di trattamento comporta che vi sia discriminazione quando un disabile è trattato meno favorevolmente di quanto sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga; sia quando una norma, una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone».
Se un disabile, quindi, viene lasciato fuori da una sala cinematografica solo perché si ritiene che la carrozzella sia di impiccio in eventuali operazioni di evacuazione in emergenza, si è di fronte ad una palese discriminazione se analoghe misure non vengono applicate anche nei confronti di persone non disabili. «È più facile evacuare quattro carrozzelle elettriche veloci (per giocare a hockey si raggiungono i 10km/ora, ndr)» prosegue Lazzarini «che cento anziani malfermi e claudicanti. Per i secondi però non esiste alcuna limitazione o norma di sicurezza che ne impedisca l’accesso in sala».
Ancora una volta, quindi, ci si troverebbe di fronte a una interpretazione restrittiva delle norme antincendio «che contemplano» conclude Lazzarini «solo misure per la larghezza di porte e corridoi, vie di fuga, luci di emergenza».
Roberto Massaro
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