Gestore dell’ex chiesa di Santa Chiara

Giuseppe Belluardo lavorava nel mondo dell’hotellerie quando ha deciso, insieme alla famiglia, di investire in una chiesa diroccata. O meglio nel rudere della Chiesa di Santa Chiara a Murano. Non l’ha trasformata in un albergo, ma in uno spazio dove dare la possibilità ai visitatori di incontrare la cultura del vetro.

Un progetto iniziato tre anni fa e che è stata una scommessa. L’ex chiesa di Santa Chiara è ciò che rimane di un antico monastero fondato nel XII secolo dai monaci agostiniani e originariamente dedicato a San Nicola. Dopo aver ospitato per un breve periodo un gruppo di monache benedettine, il complesso religioso fu assegnato a un gruppo di monache francescane nel 1439 le quali restaurarono la chiesa e la consacrarono con il nome di Santa Chiara.

Le origini gotiche dell’ex chiesa sono ancora oggi visibili nella facciata. «Abbiamo rischiato, ma siamo contenti di quanto siamo riusciti ad ottenere. E comunque da noi vengono non solo turisti, stranieri. Infatti, l’ex chiesa ospita eventi aziendali e feste private. All’interno abbiamo realizzato una fornace attiva per la lavorazione del vetro».

Ospitò Casanova

«L’ex chiesa è una delle strutture più antiche dell’isola di Murano le cui sale hanno ospitato in passato sia semplici monache sia Dogi illustri e personaggi di fama come Giacomo Casanova. L’abbiamo riaperta al pubblico nel 2016 ribattezzata “The Glass Cathedral Santa Chiara”. È diventato, ben presto, uno spazio ideale per balli in maschera, feste private, eventi aziendali. E comunque continuiamo a raccontare a chi entra l’essenza dell’isola: il vetro e la sua cultura». —

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