Gestire la pista di atletica il decalogo del Comune

San Donà. Impianto sempre affollato e polemiche, è dovuta intervenire la giunta L’assessore Trevisiol: «Norme di bon ton, nessuna restrizione alle persone»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CAMPI DI ATLETICA IN VIA UNITA' D'ITALIA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CAMPI DI ATLETICA IN VIA UNITA' D'ITALIA

Ecco le norme di “bon ton” per il corretto utilizzo della pista d’atletica e dell’annessa grande area verde presso gli impianti sportivi di via Unità d’Italia a San Donà. Le due strutture, che fanno parte del compendio del palasport Barbazza, sono utilizzate ogni giorno da centinaia di sandonatesi: tantissimi semplici appassionati di jogging, ma anche molti tesserati delle varie società sportive cittadine. Per dare un po’ di ordine all’attività, il Comune (in collaborazione con la società Atletica San Donà, che della pista è la principale utilizzatrice) ha predisposto una serie di disposizioni. Il decalogo (anche se in realtà le disposizioni sono sette e non dieci) è già stato approvato dalla giunta.

Adesso il regolamento sarà reso noto al pubblico con una serie di cartelli. Nulla di vessatorio, né saranno previste particolari sanzioni. Si tratta, per così dire, di regole di buona convivenza o di “bon ton”. Ad esempio, non si potrà giocare a calcio o rugby sulla pista d’atletica, ma solo nell’area verde. All’interno dell’impianto di atletica non potranno accedere animali, né si potrà transitare sulla pista in bicicletta, con i pattini o con qualche altro mezzo. Oppure, durante gli allenamenti di atletica leggera, gli utenti singoli per non intralciare gli atleti potranno utilizzare l’anello verde all’esterno della pista. «L’impianto è molto trafficato, ci sono davvero tantissime persone che a qualsiasi ora vanno lì a correre», spiega l’assessore allo sport Luigi Trevisiol, «non cambierà molto, perché una persona potrà continuare ad andare a correre dal mattino presto fino a quando lo desidera. Abbiamo solo voluto dare alcune indicazioni d’utilizzo per una gestione migliore dell’impianto».

In futuro il Comune vorrebbe arrivare anche alla stipula di una piccola convenzione, magari con la società di atletica leggera, per il controllo e la piccola manutenzione. Quanto al vicino palasport Barbazza, dopo che il bando di gara per la gestione è andato deserto, il Comune ha prorogato l’affidamento fino a marzo a “Città Sport”, l’associazione che raggruppa le società che usufruiscono dell’impianto. Nel frattempo, gli uffici comunali stanno valutando altre possibilità.

Il 2017, come ricordato dall’assessore Trevisiol, dovrebbe essere l’anno buono per eseguire una serie di interventi sulla struttura. Alcuni lavori, con una spesa già stanziata di 60 mila euro, saranno eseguiti a breve. Per altri interventi più cospicui si attendono anche dei finanziamenti.

Giovanni Monforte

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