Genitori, coro di consensi e qualche critica
I favorevoli: per i nostri figli più benefici che rischi. I contrari: ogni imposizione è una scemenza
I vaccini obbligatori per legge nelle scuole sono visti di buon occhio dalla maggior parte dei genitori. È quanto si registra fuori dei cancelli di alcuni asili di Lido e Mestre. «Noi siamo favorevoli» spiegano Marcel Paio e sua moglie all’asilo nido a Ca’Bianca «dalla scuola ci sono arrivate tutte le informazioni necessarie. Una volta si poteva pensare anche di non farli, ma adesso con le meningiti e altre malattie, meglio non rischiare». Esaustiva anche Yelena: “In ogni cosa ci sono i pro e i contro, quindi posso capire alcune critiche. Ma mi sono informata: sono molto più alti i rischi se si contraggono certe malattie, rispetto a quelli legati ai vaccini». Una voce fuori dal coro è quella di A. , intercettata fuori dalla scuola Gabelli dopo aver accompagnato suo figlio al primo giorno delle elementari. «Cosa penso dell’obbligo dei vaccini? Una scemenza. Qui parliamo di bambini e bambine, non animali, non è giusto che ci sia un obbligo». La giovane mamma racconta di problemi legati alla vaccinazione del primo figlio. «È vero» precisa «può essere un problema genetico, ma adesso ho paura a vaccinare il mio secondo figlio. Non so ancora come farò».
Anche a Marghera la maggior parte dei genitori è fiduciosa nei confronti della norma. «È giusto farli, la procedura è stata molto semplice», racconta Iryna, madre di uno dei bambini iscritti all’asilo comunale Girasole di Marghera «È giusto proteggere i bambini da ogni malattia possibile». La signora ha deciso di procedere anche per i vaccini non obbligatori, come quello anti meningococco B. Per i bambini nati dal 2015 è gratuito, ma per quelli nati prima come la figlia maggiore della signora il costo può non essere irrisorio in un momento come questo. «Quasi cento euro ma lo faccio perché è giusto», ha spiegato senza esitazione Iryna. «Io sono moldava e anche nel mio Paese c’è l’obbligo, addirittura viene il medico nelle scuole per vaccinare». Molti dei genitori dei bambini non condividono la polemica nata in questi giorni. «È una polemica sterile» racconta Stefania Schianta «l’obbligo in Veneto c’è sempre stato, l’ha eliminato Zaia nel 2008 introducendo la libertà di scelta. In molti genitori, magari quelli comunque istruiti e per nulla sciocchi, credo ci sia una forte esigenza di un ritorno alla natura, ma c’è una via di mezzo tra questa esigenza e l’assenza totale di vaccini e temo che molti se lo siano dimenticati».
Un’altra madre è più cauta sul tema: «Io sono d’accordo con i vaccini e non penso nemmeno ci sia da discutere, me lo hanno chiesto e lo faccio. L’avrei fatto a prescindere ma credo sia giusto rispettare anche chi ha opinioni diverse».
Nessun problema nemmeno per Nicoletta che i vaccini obbligatori ai suoi figli li ha fatti senza battere ciglio, storia diversa per quelli in più. «Non per una questione di costi. Se mai dovranno fare dei viaggi importanti con la famiglia, come in India o in altri posti, li farò. Se no non ha senso».
Eugenio Pendolini
Umberto Stentella
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