“Gazebarie” della Lega «Il candidato? Aria nuova»
MIRANO. «Non ha fatto niente e quel poco che ha fatto lo ha fatto male». Giudizio prevedibile quello sulla giunta di Mirano in carica emerso dalle “gazebarie” della Lega tenutesi domenica nelle piazze di capoluogo e frazioni. Da parte sua, com’è ovvio, il sindaco Pavanello può muovere obiezioni sulla strumentalizzazione del voto e anche fare le pulci all’iniziativa del Carroccio, rilevando la poca affluenza ai gazebi: solo 197 cittadini. Ma tant’è: i militanti recriminano per la disaffezione alla politica creata in questi anni e la mancanza di qualsiasi iniziativa domenicale in piazza. Insomma, lo scontro c’è tutto.
La Lega ha comunque il merito di aver lanciato la campagna elettorale, smuovendo soprattutto la propria coalizione, quel centrodestra che ultimamente ha latitato e finora tutto mostra fuorché unità. Si aspettavano proprio le mosse della Lega e la Lega è ripartita dalla piazza: tre le schede sottoposte ai cittadini, voti anonimi. Si chiedeva un giudizio sulla giunta uscente, la priorità per Mirano adesso e idee su che figura debba ricoprire la carica di sindaco.
Quanto agli scrutini, la Lega conferma come la maggior parte delle persone che hanno partecipato alla consultazione domenicale si sia espressa in modo negativo sulla giunta Pavanello: «Il voto medio è di 2 su una scala di dieci, come a scuola. Solo 4 votanti hanno dato un voto uguale o superiore al 6, la sufficienza».
I temi: «La quasi totalità ha chiesto più sicurezza, poi di migliorare la viabilità», spiega uno degli organizzatori, Andrea Tomaello, «al terzo posto c’è la voglia di riavere Mirano come centro importante e attrattivo per eventi e manifestazioni di richiamo. Quanto al futuro, la maggioranza delle persone ha chiesto un volto nuovo e giovane per amministrare la città. Nessuno invece ha optato per la soluzione di un candidato dell’attuale Consiglio comunale».
Messaggio forte e chiaro soprattutto per gli alleati, visto che la Lega non è rappresentata in Consiglio. Da qui dunque ripartono le trattative nel centrodestra per individuare l’anti-Pavanello, che salvo clamorose spaccature nel Pd dovrebbe ripresentarsi per un secondo mandato. Tomaello, che per alcuni resta un “papabile”, conferma il dialogo in corso con le altre anime della coalizione: «Speriamo a breve di arrivare alla presentazione comune di un programma e un candidato», afferma, «stiamo stilando un decalogo di punti fondamentali per Mirano, ci piacerebbe presentarli ai cittadini quanto prima. Puntiamo a proposte nuove e credibili per la città, non solo per essere contro una giunta di sinistra».
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