Gare clandestine lungo gli argini, motociclisti bloccati
Carabinieri, polizia locale e volontari hanno stroncato i tentativi di rave e di competizioni illegali sul Brenta. Al pomeriggio la riapertura
Carabinieri, polizia locale guardie ambientali impegnati fin dalla notte sugli argini del Brenta a Vigonovo, Fossò e Campolongo hanno fermato centinaia di motociclisti spesso ragazzini minorenni che stavano organizzando come ogni anno gare di motociclette clandestine proprio nel giorno della festa di San Marco.
Una “battaglia” dopo che i Comuni avevano emesso nei giorni scorsi una ordinanza di divieto di transito per le moto, dopo che lo scorso anno un ragazzo di Vigonovo rimase paraplegico a causa di uno scontro.
«Di notte i carabinieri», spiega il sindaco di Vigonovo Andrea Danieletto, «e al mattino la polizia locale hanno fatto centinaia di controlli lungo le strade arginali del nostro comune e fermato centinaia di motociclisti. I ragazzi avevano cominciato ad organizzarsi provenienti da ogni parte del Veneto, per fare pericolose sfide di velocità e cross a lato del letto del fiume. La situazione che come da qualche anno a questa parte poteva diventare esplosiva lungo via Argine Destro Brenta e Sinistro Brenta è stata disinnescata grazie all’azione continua delle forze dell’ordine e alle transenne che sono state collocate».
A Vigonovo è stato proprio impedito ai ragazzi di passare sulle strade vietate e dal mattino di ieri sino al primo pomeriggio decine e decine di motociclette si sono spostate verso i territorio di Stra e Fossò (via Brenta) dove però anche in questo caso non sono mancati i controlli. Dopo un po’ han dovuto rinunciare a scorrazzare a gran velocità fra appassionati del jogging, ciclisti e famiglie dedite al tradizionale picnic.
Non sono mancati neanche i controlli per evitare che si organizzassero rave party come è successo a Campolongo qualche anno fa, in cui i migliaia di ragazzini si sballavano con uso smodato di alcol. Nonostante il tempo incerto comunque migliaia di persone, famiglie con bambini, non hanno rinunciato alla tradizionale scampagnata fuori porta senza però stavolta l’assillo di gare di moto e feste moleste. Contenti i residenti della decisione di sindaci di vietare il transito alle moto, che avevano sollecitato provvedimenti nei mesi scorsi. «Finalmente una azione incisiva e di buon senso», spiegano, «In queste giornate da qualche anno a questa parte per noi la situazione era diventata insostenibile. Chiediamo un’ordinanza simile tutti gli anni» . —
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