Gallerie dell'Accademia, il mega sponsor è Samsung

A Roma il ministro Franceschini illustra i dettagli dell’accordo che consentirà la riapertura al pubblico delle collezioni di opere d’arte
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 11.01.2014.- Basamento in cemento per la gru davanti alle Gallerie dell'Accademia.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 11.01.2014.- Basamento in cemento per la gru davanti alle Gallerie dell'Accademia.

VENEZIA. Sarà la Samsung, multinazionale dell’elettronica, lo sponsor dell’allestimento delle Gallerie dell’Accademia. Dopo mesi di contatti, proposte e controfferte, l’azienda sudcoreana che conta filiali in 58 Paesi del mondo si accollerà il costo della seconda, meritata, vita delle Gallerie assicurando i fondi necessari per trasferire nell'ex convento della Carità già ristrutturato le sue collezioni di opere d’arte dal Seicento all'Ottocento.

Il contributo «molto consistente» si è materializzato grazie agli ottimi uffici del comitato di salvaguardia Venetian Heritage al quale la Samsung, desiderosa di legare il proprio marchio in laguna prima degli altri concorrenti tecnologici, si era affidata. Tra le varie possibilità - che certo non ne mancavano - le Gallerie dell’Accademia sono subito apparse come la più appetibile per visibilità e notorietà.

Ieri pomeriggio, in una sala del ministero dei Beni culturali a Roma, gli ultimi dettagli dell’accordo che sarà presentato questa mattina alla stampa dal ministro Dario Franceschini, dal presidente della Samsung Italia Dae Hyun Kim, dalla sovrintendente per il Polo museale Giovanna Damiani e dal direttore della fondazione Venetian Heritage Toto Bergamo Rossi il quale, dopo essersi appena fatto carico della raccolta fondi per il restauro del Ghetto, è riuscito ad assicurare un futuro anche alle Gallerie dell’Accademia. Un avvenire altamente tecnologico, visto lo sponsor, che proietterà l’allestimento della Gallerie in un domani - pare - da restare a bocca aperta.

La cifra stanziata dalla Samsung sarà svelata solo questa mattina ma è noto che per disporre le opere al piano terra dell’Accademia, illuminarle e dotarle di tutti i comfort saranno necessari circa 2 milioni di euro. Il sponsor con gli occhi a mandorla dovrebbe coprire buona parte dei costi dell'allestimento ma, come ha ricordato anche nei giorni scorsi la Damiani, sarà necessario trovarne altri, magari per importi più modesti, sperando che l'Art Bonus varato da Franceschini per le detrazioni fiscali al 65 per cento per gli investimenti in cultura per i prossimi tre anni serva allo scopo.

Comprensibile la soddisfazione di Toto Bergamo Rossi che, nei quindici anni di vita della fondazione, ha legato alla città sponsor dai nomi bellissimi quali Louis Vuitton, Fendi, Vhernier, Ferrari e, prossimamente, Bulgari; che ha coinvolto attori, attrici, registi – da Tilda Swinton ea Richard Gere - nella raccolta fondi per il restauro della Pala della chiesa di San Salvador; e che ora è una trottola con New York per mettere insieme i sei milioni necessari alla remise en forme del Ghetto.

Ed è stato dunque al Venetian Heritage che, nei mesi scorsi, si è rivolta la Samsung alla ricerca di un museo, una chiesa, insomma di qualcosa di importante, al quale annodare il proprio marchio. Dalla rosa delle proposte, più fortunate di altre, l’hanno spuntata le Gallerie dell’Accademia per le quali si apre un periodo ricco di novità.

Da gennaio, infatti, il nuovo direttore delle Gallerie sarà scelto con una gara internazionale decretando - così come per la Pinacoteca di Brera a Milano e gli Uffizi a Firenze - l’autonomia e la gestione manageriale del museo. L’incarico sarà aperto anche a figure esterne al Ministero e Vittorio Sgarbi si è subito dichiarato interessato a candidarsi. Stipendio all’altezza: 170 mila euro all’anno.

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