Gallerie dell’Accademia allo sbando
Gallerie dell’Accademia ormai allo sbando e senza più una guida, con i sindacati che - dopo un’assemblea del personale non autorizzata dal direttore del polo museale regionale Daniele Ferrara tenutasi ieri in mattinata nel cortile palladiano - annunciano ora lo stato di agitazione di tutti i Musei statali di Venezia e del Veneto, chiedendo al prefetto Domenico Cuttaia l’attivazione del tavolo di raffreddamento sulla vertenza. In una situazione ormai kafkiana per il principale museo statale veneziano e la sua gestione, il direttore del polo museale regionale Daniele Ferrara - che rifiuta di rilasciare qualsiasi dichiarazione sulla vicenda e di incontrare i sindacati - ha negato lo svolgimento dell’assemblea, chiesta da mesi, in orario di lavoro per consentire la partecipazione di tutti i dipendenti. Ma ha disposto, sempre ieri, la chiusura delle Gallerie dell’Accademia alle 17, per consentire lo svolgimento dell’assemblea che si era tenuta al mattino...
«Denunciamo inoltre il totale abbandono in cui sono stati lasciati - scrivono nel loro comunicato di ieri le segreterie territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Flp - i lavoratori delle Gallerie. Oggi (ieri ndr) in museo non erano presenti né il direttore, né il vicedirettore. Il Dirigente del segretariato Regionale dei Beni Culturali (si appena insediata nell’incarico l’architetto Renata Codello ndr) se ne sta lavando le mani delegando il Direttore del Polo. Il Direttore del Polo anche lui era assente oggi (è in ferie ndr) in Museo ed ha rifiutato ogni incontro con la stampa e i dirigenti sindacali presenti. E tale abbandono i lavoratori lo vivono quotidianamente, con un rimpallo di responsabilità sulle decisioni da prendere per la gestione del museo».
A completare il quadro, va ricordato che il nuovo direttore delle Gallerie dell’Accademia, nominato dopo il bando ministeriale internazionale voluto dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini - e si tratta della storica dell’arte Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio di Verona – prenderà servizio solo ai primi di dicembre. Ma ad aspettarla, per ora, c’è solo il suo ufficio, visto che non è prevista ancora alcuna struttura né personale per il museo dotato di autonomia. Già slittata a dicembre - tra le polemiche anche degli sponsor – l’apertura delle otto sale canoviane della nuova ala delle Grandi Gallerie, in questo vuoto di potere e assenza di personale.
Le Gallerie dell’Accademia hanno infatti oggi in servizio 45 persone sulle 90 previste dalla pianta organica e non si capisce chi potrà garantire l’apertura e la guardianìa della nuova ala del museo. Nel frattempo i sindacati denunciano «il clima di terrorismo creato ad arte dal Direttore del Polo per non consentire al personale di riunirsi in Assemblea», chiesta dal 9 ottobre. E ricordano nel loro comunicato i problemi aperti: «Contratto non rinnovato, progetti locali, turni festivi e notturni non pagati, organico ridotto ai minimi termini, riorganizzazione ministeriale in alto mare. In più l’errore commesso proprio dal dirigente Ferrara nella richiesta dei fondi Fua (Fondo unico di amministrazione) 2015, per cui si prenderanno soldi solo per 6 mesi e non per tutto il 2015». E mentre Franceschini rivendica l’aumento dei fondi per la Cultura, uno dei più importanti musei statali italiani come le Gallerie dell’Accademia piomba nel caos e nella disorganizzazione. Qualcuno da Roma venga a dare un’occhiata.
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