Galleria Bortolotto e Bergamin Outlet a cielo aperto in centro

SAN DONà
Un outlet a cielo aperto nel futuro della città sulle rive del Piave. La sfida del futuro è questa: riportare la gente in centro. Per troppi anni le amministrazioni sono state distratte, non hanno valutato l’impatto nei decenni dei centri commerciali e poi dell’outlet.
Si sono inchinate al potere del vasto mercato emergente, ma in economia e nel commercio, spesso ci sono delle fasi crescenti qui seguono inesorabilmente quelle calanti. San Donà potrebbe cambiare volto nel volgere di pochi anni, dopo un lungo periodo buio in cui il commercio ha sofferto ricevendo il colpo di grazia del covid.
Tante le vetrine che hanno chiuso in questi anni, pur con il tentativo di rilancio di zone di degrado, come galleria Vidussi attraverso il bando “vuoti a rendere” spinto dal sindaco, Andrea Cereser. L’interessamento di una catena di supermarket per la galleria Bortolotto ha risvegliato l’interesse nel centro cittadino. L’ipotesi è la chiusura della galleria per sfruttarne gli spazi interni piuttosto ampi a vantaggio di un grande supermercato, con alcuni negozi quindi un bar. Sarebbe poi collegata a piazza Rizzo con un nuovo passaggio. La speranza è di sbloccare poi l’ex supermercato Billa dopo l’incendio che lo devastò nel 2012. Un progetto di ampio respiro e probabilmente di lungo periodo. Atvo ha confermato di spostare l’autostazione e gli uffici alla Porta Nuova con la nuova stazione ferroviaria. E in piazza IV Novembre verrebbe sfruttato l’immobile per un grande mercato ortofrutticolo e del pesce. Sarebbe un ulteriore polo del commercio in città. Infine, l’immobile Bergamin, oggi Sme, davanti al ponte della Vittoria, prima o poi dovrà essere rilanciato come nuovo polo commerciale che già aveva destato l’attenzione di colossi commerciali come Zara o H&M prima della pandemia.
«I segnali di una rivalutazione del centro sono evidenti», dice Andrea Dus della Duomo Immobiliare, «e l’interessamento di una catena per un supermercato alla galleria Bortolotto mi sembra oltremodo interessante per il rilancio di un punto critico della città che da anni è fermo. Presto aprirà una nuova osteria in corso Trentin, all’ex negozio Tita Fumei, poi una pizzeria da asporto lungo la Ztl, zona pedonale. C’è un progressivo interesse per i negozi in centro anche per vendere abbigliamento di firma e qualità come negli anni 80. Il covid ha spinto a riscoprire il centro. Ci sarà insomma un ritorno al centro, al negozio gestito dal commerciante personalmente, con il quale si può discutere e parlare, chiedere un consiglio». —
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