«Galan insegnante di educazione civica»

Il parlamentare chiede i servizi sociali alla coop Ecofficina. Un’operatrice: potrebbe occuparsi dei corsi destinati ai migranti
Arrivo di Giancarlo Galan a Palazzo Grazioli, Roma 25 ottobre 2013..ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Arrivo di Giancarlo Galan a Palazzo Grazioli, Roma 25 ottobre 2013..ANSA/ALESSANDRO DI MEO

VENEZIA. La cooperativa sociale Ecofficina di Battaglia Terme è pronta ad accogliere l’ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan in veste di volontario, qualora il Tribunale di sorveglianza di Padova, mercoledì, ne accolga la richiesta di scontare la pena rimanente con l’affidamento ai Servizi sociali.
Indagato e poi arrestato per lo scandalo Mose, Galan ha patteggiato 2 anni e 10 mesi e la restituzione allo Stato di 2,6 milioni di euro. Debito a cui ha fatto fronte con la cessione, il 20 ottobre scorso, di Villa Rodella, la dimora storica a Cinto Euganeo che ora è di proprietà dell’Agenzia del Demanio e presto finirà all’asta. Galan ha scelto di prestare la sua opera di volontariato alla coop di Battaglia Terme - in alternativa ai domiciliari - perché al momento della richiesta è stato affidato alla stessa assistente sociale che segue altre due persone impegnate a scontare pene alternative al carcere con Ecofficina.

L’ultima beffa di Galan: portati via lavelli e water
cesaro - ag.zangirolami - 19/10/2015 - cinto euganeo - ultimi momenti in villa di galan nella foto : gli ultimi momenti in villa per galan e la sua famiglia ph zangirolami

L’attività di volontariato sarà prescritta dai giudici sulla base dei progetti redatti e presentati in collaborazione con le assistenti sociali addette all’inserimento. Quello che è certo è che andrà ad occuparsi dei richiedenti asilo che Ecofficina gestisce in numero piuttosto elevato sia nelle strutture di Battaglia Terme e Due Carrare che all’ex caserma Prandina di Padova.
«Dato il suo titolo di studio (laurea in giurisprudenza ndr) verrà impiegato in attività che non sono quelle dell’addetto alle pulizie o del lavapiatti», fa sapere una delle operatrici addette all’inserimento «è assai probabile, ma molto dipenderà dalle necessità della cooperativa, che sia destinato nella redazione dei report quotidiani sulle presenze e sullo stato di salute dei richiedenti asilo. Potrebbe anche collaborare con gli operatori che si occupano dei corsi d’italiano o di quelli di educazione civica».
L’operatrice spiega che la scelta sarà legata aall’approccio che il parlamentare di Forza Italia avrà con l’attività a cui sarà destinato. Ecofficina, ad esempio, potrebbe impiegarlo all’ex hotel Terme Euganee di viale Sant’Elena dove sono ospitati circa cento profughi e alcune famiglie bisognose del comune di Battaglia. Una struttura che si trova nei pressi della sede della cooperativa e a breve distanza anche dalla nuova residenza in via Madonnina a Rovolon dove Galan vive in affitto con la moglie e la figlia ormai da una decina di giorni dopo il trasloco accompagnato dalle polemiche sulla rimozione di water, caminetti e lavelli compiuta dall’ex Doge che poi si è dichiarato pronto a rimettere tutto a posto per evitare ulteriori guai.
«Una cosa è certa», aggiunge l’operatrice addetta all’inserimento, «non potrà lavorare in autonomia ma sarà affiancato da uno dei nostri operatori che lavorano con i richiedenti asilo. Non è detto che il progetto che è stato valutato e ritenuto più idoneo per lui sia quello giusto. Molte volte queste considerazioni fatte sulla carta vengono modificate in itinere sulla base del senso di adattamento che dimostra il soggetto. Di solito basta una settimana per capire se il programma è giusto o se serve mettere in atto dei correttivi. Staremo a vedere, noi siamo pronti ad accoglierlo».


Tra le attività ipotizzate per Galan c’è anche il lavoro d’ufficio. «L’alto numero di richiedenti asilo che Ecofficina gestisce», aggiunge l’operatrice che si occupa della pene alternative, «impone un’attività sempre crescente di scannerizzazione e archivio di documenti. Galan con le capacità che ha potrebbe essere di aiuto alla gestione di quest'attività. E’ chiaro che se vorrà fare il lavapiatti o occuparsi della distribuzione dei pasti o delle pulizie dei locali, cosa che fanno i due che attualmente stanno scontando la pena alternativa nelle strutture della Cooperativa, nessuno gli vieterà di farlo».
 

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