«Gaiatto ora restituisca i soldi ai clienti»

Il procuratore di Pordenone replica al trader di Portogruaro indagato per truffa e appropriazione indebita che ha chiesto di essere ascoltato
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - L'ABITAZIONE DI GAIATTO FABIO
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - L'ABITAZIONE DI GAIATTO FABIO

PORTOGRUARO. «Siamo contenti che Gaiatto abbia deciso di presentarsi in Procura, perché confidiamo che il suo gesto denoti la volontà di restituire i soldi ai clienti». Replica con un invito a collaborare nei fatti il procuratore di Pordenone Raffaele Tito all’istanza di comparizione spontanea depositata dagli avvocati Luca Ponti e Loris Tosi per conto di Fabio Gaiatto, il 42enne trader portogruarese indagato per truffa e appropriazione indebita. Nel mirino degli inquirenti la società Venice forex investments, di cui Gaiatto è stato director (qualifica agli atti della Consob nel 2017).

Alla Procura risultano investimenti immobiliari di carattere personale in Friuli Venezia Giulia, intestati a società riconducibili allo stesso Gaiatto Il capitale plurimilionario declamato in certi siti online, in riferimento al totale degli investimenti realizzati dalla società, non ha trovato alcun riscontro nell’attività investigativa. Anzi. Dai primi accertamenti, condotti dalla Guardia di finanza di Portogruaro, gli inquirenti hanno scoperto che i debiti della Venice forex investment superano in realtà i suoi crediti.

Dove è finito, dunque, il capitale dei risparmiatori? Un’altra perplessità è costituita dal fatto che non è stato trovato un registro dei clienti della società che faceva capo a Gaiatto. In attesa che il trader veneto compaia al palazzo di giustizia per chiarire la sua posizione, sul caso interviene l’Associazione nazionale consulenti finanziari (Anasf). L’ente rivela di aver richiamato nel settembre dell’anno scorso l’attenzione della Consob, la commissione di vigilanza sul settore, «sulla liceità dell’operato della società Venice investment Group, poiché la sua attività non si era fermata nemmeno dopo una prima comunicazione della commissione, in cui si specificava che la società non era autorizzata alla prestazione di servizi e attività di investimento in Italia».

La Consob aveva già emesso un provvedimento sanzionatorio nei confronti di Gaiatto con delibera del 20 luglio 2017.L’associazione nazionale consulenti finanziari «invita tutti i risparmiatori ad affidarsi sempre e solo a operatori qualificati regolarmente iscritti all’albo». È possibile consultare l’albo dei consulenti finanziari abilitati all’indirizzo www.organismocf.it. Ulteriori informazioni si possono trovare anche sul sito della Consob dove si possono leggere le i diversi provvedimenti presi nel controllo del’attività finanziaria.
 

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