Gaggio non vivrà più con l’incubo allagamenti

Consorzio Acque Risorgive e Comune hanno realizzato con fondi comunitari un impianto di sollevamento con la Fossa Storta che eviterà allarmi idraulici
Di Marta Artico

MARCON. Sinergia tra Comune e Consorzio per diminuire il rischio idraulico. Si è svolta ieri mattina la presentazione della fine dei lavori di collegamento del fosso di Gaggio con la Fossa Storta. Un intervento importante e indispensabile per tenere all’asciutto una parte di territorio. Tra i partecipanti il presidente e il direttore del Consorzio Acque Risorgive, Ernestino Prevedello e Carlo Bendoricchio, il sindaco di Marcon Andrea Follini, l’assessore comunale alla Protezione civile Mauro Scroccaro e tutto lo staff del Consorzio.

Il lavoro, realizzato avvalendosi di un finanziamento comunitario di 600 mila euro, con la compartecipazione del Comune di Marcon, era atteso dalla popolazione di Gaggio per dare soluzione ad alcune criticità che hanno causato frequenti allagamenti in passato. Per questo il Consorzio ha realizzato un impianto di sollevamento, nel punto di confluenza tra il fosso e la Fossa Storta, che servirà a gestire gli eventi di piena. Inoltre, è stato realizzato il tombinamento del tratto terminale del fosso di Gaggio per circa 350 metri, parallelamente alla linea ferroviaria Venezia-Trieste, e la risagomatura del tratto di fosso compreso tra lo sbocco del tombinamento esistente in corrispondenza dell’area della stazione “Porta Est” e l’imbocco del nuovo tombinamento.

Bendoricchio, avvalendosi del dirigente dell’area tecnica, ha illustrato i lavori svolti, sottolineando che si tratta dell’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di lavori già eseguiti a Marcon che evidenziano la forte sinergia esistente da più di dieci anni fra i due enti.

L’impianto di sollevamento è predisposto per tre pompe ciascuna della capacità di 200 litri al secondo, 600 complessivi nel punto di confluenza del fosso di Gaggio nella Fossa Storta. Il sindaco ha ringraziato il Consorzio per il lavoro svolto, nato come altri nel territorio, dal convincimento che solo lavorando in team si possono affrontare situazioni difficili come quelle viste nel 2007. «Questo intervento», ha continuato, «dà la possibilità ai cittadini, in modo particolare a quelli di Gaggio, di affrontare con maggiore serenità quelle situazioni di potenziale difficoltà dal punto di vista idraulico cui il cambio delle condizioni climatiche ci ha, da qualche anno, abituato». Anche il presidente di Acque Risorgive, Prevedello, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra che c’è stato con l’amministrazione e ringraziato, in particolare, lo studio dell’ingegner Antonio Martini di Mogliano, che ha curato la direzione dei lavori, durati circa otto mesi e conclusi nel febbraio di quest’anno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia