Fusione tra CentroMarca e la Banca Santo Stefano
Firmato l’atto che sancisce l’unione tra i due istituti di credito: nessun esubero Il presidente: «Resteremo ancorati ai principi di mutualismo e solidarietà»
MESTRE. CentroMarca e Banca Santo Stefano di Martellago e Venezia hanno firmato ieri l’atto di fusione dei due istituti di credito cooperativo. La firma – avvenuta tra Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca, e Marco Michieletto, presidente di Banca Santo Stefano – ufficializza la nascita di Centro Marca – Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia. Lo scorso mese di luglio, le assemblee dei soci delle due Bcc avevano espresso parere favorevole alla fusione.
Confermato a 9 il numero dei membri del Consiglio di amministrazione con la nomina, dopo l’uscita di Renato Pavanetto ed Emanuele Zanatta, Marco Micheletto e Marcella Lucchetta. Il Collegio sindacale vedrà l’ingresso di Paolo Parolin che sostituisce Giovanni Munarin. Le nomine avranno effetto dalla data di decorrenza giuridica della fusione fissata per il primo ottobre prossimo.
«Si tratta di un altro momento importante per la nostra realtà bancaria» ha detto il presidente di Centro Marca Banca, Tiziano Cenedese «Continuiamo così nel percorso di crescita che ci ha portato ad essere un Credito cooperativo di riferimento per il territorio. Con l’atto di fusione di oggi, ufficialmente Cmb raddoppia la sua presenza in Veneto. Vogliamo rimanere ben ancorati a quei principi di mutualismo e solidarietà, che hanno contraddistinto il nostro operato fino a oggi “nella provincia di Treviso” e continuare sulla strada della sana e prudente gestione anche nella nuova provincia di competenza».
«Il punto di forza di questa nuova azienda» ha aggiunto il direttore generale Claudio Alessandrini «è l’attenzione continua alla crescita delle persone, dei nostri collaboratori, il vero patrimonio di questa banca. Crediamo nella formazione, come investimento e scelta strategica, per garantire competenza e competitività non solo nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. L’unione delle competenze e professionalità presenti nelle due banche di credito cooperativo (Bcc) creano valore aggiunto e contribuiscono ad incrementare l’efficienza economica di questa nuova realtà bancaria, al servizio di imprese e famiglie distribuite nei 65 comuni di competenza».
«L’operazione di fusione» hanno spiegato ancora i responsabili «consentirà a Cmb di migliorare l’indice che rappresenta la redditività del capitale, grazie ad una maggior forza commerciale e a importanti economie di scala, come la riduzione dei costi operativi, mantenendo inalterati i posti di lavoro».
Il nuovo polo bancario conta 350 dipendenti, 37 filiali, insediate in 26 comuni nelle province di Treviso. Venezia e Padova per un totale di 65 comuni di competenza.
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