Fusina - Alberoni Taglio alle corse Si cerca un’intesa

LIDO. Sono a rischio alcune corse della linea Fusina e Alberoni, che collega la terraferma al San Camillo. Troppe le sei attualmente previste nei mesi invernali, soprattutto se rapportate a un numero di clienti ben inferiore rispetto all’estate. A risentirne, però, sarebbero soprattutto chi ogni giorno frequenta l’Ircss: medici, infermieri, operatori e familiari dei pazienti. Per questo ieri, in un incontro riservato, la questione è stata al centro di un tavolo di confronto tra le parti in causa: da una parte, Terminal Fusina Venezia srl (società che gestisce la linea di trasporti) ha voluto illustrare la situazione; dall’altra, il San Camillo con il direttore generale Pietrobon, la nuova proprietà di Villa Salus con il direttore generale Teresa Vitale Di Maio e Ca’ Farsetti con gli assessori Michele Zuin e Paolo Romor. Un incontro programmato da tempo, fanno sapere i partecipanti, anche per conoscere la nuova proprietà di Villa Salus subentrata ai Camilliani. Il problema è noto e riguarda soprattutto le sei corse Fusina-Alberoni in vigore dal 15 settembre al 31 maggio. I costi nei mesi invernali, è stato il contenuto dell’incontro, sarebbero troppo alti rispetto agli incassi. Oltre a dipendenti e familiari dei pazienti, nel corso degli anni non sarebbe cresciuto il numero di passeggeri diretti al San Camillo per visite specialistiche. Da qui, fa sapere la direzione di Terminal Fusina Venezia srl, le difficoltà a coprire i costi. Un discorso ben diverso vale invece per i tre mesi estivi, quando la linea è affollata da turisti. È chiaro che le scomodità dal taglio dei trasporti potrebbe avere un peso non da poco su pazienti e familiari. L’unica alternativa, infatti, sarebbe raggiungere gli Alberoni da piazzale Roma: tra parcheggio della macchina, battelli e autobus, il tragitto si allungherebbe di oltre un’ora. Proprio questo è stato il punto al centro dell’incontro di ieri. Il collegamento con Fusina, è stato ripetuto dalle parti, è essenziale per la sopravvivenza della struttura. La direzione di Terminal Fusina Venezia garantisce che per il mese di settembre il servizio non subirà modifiche. L’obiettivo rimane trovare una soluzione entro il prossimo mese. Ora si aprirà una fase istruttoria, anche se di soluzioni concrete per risolvere il problema ancora non se n’è parlato: «L’attenzione è massima», le parole degli assessori Zuin e Romor, «c’è in ballo un servizio pubblico che mette in collegamento una struttura sanitaria convenzionata di eccellenza. Inizierà un’istruttoria, cercheremo di capire come intervenire». —

Eugenio Pendolini

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia