Furto nella barca ormeggiata, beffato dall’assicurazione

CAORLE. Con le belle giornate e le temperature miti possono tornare i predoni delle barche. Ci sono persone, che non abitano a Caorle, che temono da un momento all'altro nuovi furti, sulla scorta di quanto capitato tra agosto e settembre del 2014. Come Emanuele Rota, un appassionato di motonautica di Valdobbiadene (Treviso) che dopo il furto si è ritrovato a dover fare i conti con la beffa costituita da un risarcimento quasi irrisorio. A fronte di un furto di 8mila euro, infatti, la compagnia assicuratrice cui aveva affidato una polizza gli ha riconosciuto soltanto 3mila euro. Un po' pochi. Rota l'estate scorsa aveva ormeggiato il gommone alla periferia di Caorle, sul canale Varoggio, non lontano dal circolo velico e nel contempo dal porto peschereccio. I ladri hanno agito di notte. Indisturbati. Manca la vigilanza. Infatti hanno parcheggiato il furgone poco distante dall'uscita di Caorle, hanno indossato le mute da sub e con alcuni strumenti “del mestiere” hanno smontato il piede di un motore fuoribordo Yamaha 250 Hp.
A Emanuele Rota non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia e rivolgersi alle forze dell'ordine. «Mi sono dovuto dotare di bulloni particolari per poter tenere ben saldo il piede con l'elica», ha dichiarato indignato Rota, «non sono riuscito a recuperare quanto mi spettava. Io e altri possessori di barche e natanti siamo molto preoccupati. Questi banditi sono organizzati, e a Caorle possono fare quello che vogliono con le nostre barche perché c’è poco controllo». I furti di motori nel territorio caorlotto sono molteplici. Lo scorso settembre nel comprensorio se ne sono verificati almeno 5. I responsabili? Ancora devono essere assicurati alla giustizia. (r.p.)
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