Furto in un agriturismo a Musile: quattro giovani arrestati

Il titolare dell’azienda ha sentito dei rumori e li ha visti scappare in auto. I carabinieri li hanno inseguiti e presi. In tre sono già stati condannati a due anni

MUSILE. Quattro arresti per furto in un agriturismo nella frazione di Millepertiche. Alex Grandin, 26 enne di Musile, di recente già arrestato per reati in materia di stupefacenti, Nicolò Grandin, 22enne, fratello di Alex e Matteo Mariuzzo, 21enne di San Donà, quindi Yvette Fraccari, 21enne, anche lei residente a San Donà, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile in flagranza di reato.

Hanno commesso il reato in un deposito di attrezzatura da giardinaggio dell’azienda a Millepertiche. Il proprietario stava attendendo alcuni clienti in arrivo per sfruttare al meglio queste vacanze primaverili, quando ha sentito il motore di una vettura sul retro di un capanno in legno. È andato quindi a vedere cosa stesse succedendo e ha notato un’auto rossa con il portellone aperto che partiva a tutto gas, il portone di accesso alla rimessa forzato. Mancavano un compressore, un’idropulitrice, un rasaerba e un decespugliatore.

Ha subito chiamato i carabinieri alla centrale e descritto la Fiat 500 rossa in fuga. Dopo un brevissimo inseguimento, l’auto è stata fermata e i quattro giovani identificati dai militari. La perquisizione della vettura ha permesso di trovare tutto il materiale rubato.

I giovani sono stati condotti nella sede di via Carbonera e dichiarati in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Informato il pm di turno, Alex Grandin è stato trasferito al carcere di Venezia, mentre il fratello Nicolò e Matteo Mariuzzo sono stati accompagnati a casa ai domiciliari. La ragazza, invece, è stata rilasciata, al momento, perché non c’era la necessità di adottare misure cautelari detentive.

Durante l’udienza che si è svolta nel Tribunale di Mestre, i tre ladri sono stati condannati a due anni di reclusione e alla multa di 300 euro, mentre la complice dovrà comparire in un’udienza che verrà fissata in seguito.

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