Furto in palestra, spariscono anche i soldi del patronato

Incursione nella notte al centro sportivo delle Zattere gestito dal diacono Baldan. Il bottino è di circa 4 mila euro, compresi i soldi della vicina chiesa di Santa Maria
Il caos lasciato dai ladri nell'ufficio della palestra (foto Agenzia Interpress)
Il caos lasciato dai ladri nell'ufficio della palestra (foto Agenzia Interpress)

VENEZIA. Furto nella notte al centro sportivo Delfino delle Zattere. Il ladro - o i ladri - è scappato con un bottino di circa 4 mila euro, compresi i soldi del patronato della vicina chiesa di Santa Maria del Rosario, i cui soldi erano custoditi nella palestra. Giuseppe Baldan, il titolare del centro sportivo, è infatti anche diacono della vicina chiesa e, su incarico del parroco, gestisce i soldi del patronato. È stato lo stesso Baldan, venerdì mattina poco dopo le 5, ad accorgersi della visita notturna una volta entrato nella sede del centro sportivo Club Delfino al civico 788/A di Dorsoduro.

L'ingresso della palestra alle Zattere
L'ingresso della palestra alle Zattere

Per entrare è stata utilizzata una grande finestra che si affaccia sul cortile privato di un’abitazione, facilmente accessibile attraverso un cancello malandato. Al ladro è bastato spingerlo un po’ per aprirlo e accadere al cortile. Una volta entrato in palestra, il vandalo ha aperto i cassetti giusti, rubando contanti per circa 4 mila euro tra i quali i 2.500 euro contenuti nella cassetta del patronato, soldi raccolti con le offerte e che vengono destinati all’attività della parrocchia o devoluti in beneficenza. Del bel gruzzoletto fanno parte poi i soldi raccolti dalla vendita dei biglietti della corsa Su e zo per i ponti di domenica, tra i 400 e i 500 euro, e infine i soldi dell’incasso della palestra della giornata di giovedì e del fondo cassa. Nell’obiettivo del ladro anche il distributore di bevande e snack, ma solo quello che accetta esclusivamente banconote, mentre quello a lato - che funziona solo con le monetine - non è stato toccato. Così come non sono stati toccati telefono, tablet e due computer che pure erano a portata di mano, e facilmente arraffabili.

Oggetti che da qualche tempo vengono non a caso dimenticati dai ladri, i quali temono siano dotati di rilevatori di posizione che, come è accaduto molte altre volte in passato, permettono di individuare l’apparecchio e ovviamente chi lo sta usando. Venerdì mattina i carabinieri sono andati in sopralluogo, e nel primo pomeriggio Baldan si è presentato a San Zaccaria per presentare la denuncia di furto. «Probabilmente è stato qualcuno che conosce bene la palestra, forse la frequenta», spiega il diacono e titolare del centro sportivo, «e sapeva dove mettere le mani dal momento che non ci sono stati molti danni, i locali non sono stati messi a soqquadro ma sono spariti solo i contanti». Un aiuto importante alle indagini arriverà dalle telecamere di sorveglianza, che con buona probabilità hanno ripreso la scena del furto, e sono state portate ai carabinieri per essere controllate con attenzione.

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