Furto in casa di Reaz rubati contanti e gioielli
JESOLO. Furto in casa del ristoratore Reaz Abu Syed Md. Non c'è pace per l'imprenditore del Bangladesh, ora cittadino italiano, coinvolto la scorsa estate nelle indagini sul traffico di permessi di soggiorno al lido, che fu anche rinchiuso in carcere assieme a tre poliziotti, per poi uscire a seguito del patteggiamento. Si era gettato da poco alle spalle quella intricata vicenda che ha scosso la città, riprendendo in mano il suo destino e alcune delle sue attività rimaste, tra cui il ristorante Europa vicino a piazza Mazzini e un negozio gestito dalla moglie di articoli orientali e monili verso piazza Aurora.
La scorsa notte, mentre lui e la moglie erano al lavoro nei rispettivi esercizi, i ladri sono entrati ne loro appartamento, lungo una laterale verso il mare prima di piazza Mazzini, proprio vicino al ristorante Europa che in questi giorni è preso d'assalto dai turisti. Hanno distrutto la porta di ingresso, poi devastato tutto l'appartamento oltre a rubare alcune migliaia di euro, circa 18 mila, incasso del fine settimana, quindi i gioielli e preziosi della moglie che rappresentavano i regali di famiglia ricevuti in questi anni nella loro terra d'origine.
I malviventi hanno messo a soqquadro la casa con un accanimento impressionante e sospetto, tanto che la coppia non ha potuto dormire la notte nell'appartamento di fatto inagibile. Sul posto, i vigili del fuoco e i carabinieri per le indagini. Lui, disperato, sta cercando di rialzarsi con fatica dopo le intricate vicende investigative e giudiziarie che lo hanno travolto e messo in ginocchio, distruggendo in poche settimane sogni e ambizioni.
Ha cercato di dimenticare, di riprendere a lavorare, ma questo colpo subito lo ha ulteriormente indebolito e sfiduciato.
Giovanni Cagnassi
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