Portafoglio lasciato in camion, i ladri prelevano tremila euro all’imprenditore

Il colpo a Tricesimo, in provincia di Udine. Accanto alle carte di credito, l’imprenditore vinicolo di Pramaggiore aveva imprudentemente segnato il codice pin. I pochi minuti lontano dal mezzo sono bastati per mettere a segno il colpo

Rosario Padovano
Dopo il furto, i ladri hanno subito prelevato al bancomat
Dopo il furto, i ladri hanno subito prelevato al bancomat

Lascia il portafoglio in vista sul sedile del camion, i ladri lo rubano e prelevano dalle sue carte di credito una somma consistente, più di 3.000 euro. Quando le carte vengono finalmente bloccate è ormai troppo tardi. I carabinieri di Udine stanno indagando sul colpo messo a segno ai danni di un imprenditore del settore vinicolo, che opera in un’azienda con sede nel territorio comunale di Pramaggiore.

Nei vari giri di rappresentanza, l’imprenditore trasporta sul suo camion varie casse di vini e ogni giorno esegue i suoi rifornimenti in tutto il Nordest. Il destino ha voluto che quel giorno dovesse recarsi a Tricesimo, paese alle porte di Udine. L’imprenditore ha parcheggiato regolarmente il suo camion, ha salutato il suo cliente e si è assentato per soli pochi minuti. Sono bastati, però, per mettere a punto il colpo. I ladri, che probabilmente lo tenevano d’ occhio, hanno notato che il portafoglio era rimasto incustodito su un sedile della cabina del suo camion. Hanno distrutto il cristallo del lato guida e hanno arraffato il portafoglio, portando via soldi e carte di credito.

Accanto alle carte c’era anche il codice pin. Abitudine, questa, che le stesse forze dell’ordine sconsigliano quest’abitudine, proprio perché si concede ai ladri il via libera assoluto al prelievo fraudolento. Cosa che poi è avvenuta, in tre tentativi eseguiti probabilmente allo sportello bancario più vicino. Il primo è stato il più redditizio, ed è valso un prelievo di 2.000 euro, poi salito a 3.000 con altri due tentativi. All’imprenditore non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia dopo il blocco, tardivo, delle carte. 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia