Furto di gioielli a Palazzo Ducale a Venezia, sconto di pena per l’ideatore
VENEZIA. Vinko Tomic l’ideatore del furto dei gioielli del Maharaja del 3 gennaio del 2018, ha trovato un accordo con la corte d’Appello di Venezia e dopo aver rinunciato al ricorso in secondo grado ha ottenuto una riduzione di pena. Condannato in primo grado a 5 anni e quattro mesi ha ottenuto uno ”sconto” di due anni.
Il prossimo anno, se non gli arrivano nuovi provvedimenti provenienti da altri Paesi, lascerà il carcere. Tomic è stato difeso fino al momento del concordato dall’avvocato Simone Zancani. Ora è tutelato da un legale croato.
Il 27 settembre dello scorso anno il giudice Enrico Ciampaglia aveva condannato a 5 anni e 4 mesi più 800 euro di multa Vinko Tomic, ritenuto il capo della banda, e a 6 anni più mille euro di multa Dragan Mladenovic, il suo principale complice.
Il giudice ha anche riconosciuto il danno subito dalle parti civili – a costituirsi erano stati i Lloyd’s di Londra che avevano chiesto 7 milioni di euro – rinviando però al tribunale civile la quantificazione del danno. La pena inflitta era stata superiore ai 3 anni e 6 mesi che erano stati chiesti nella requisitoria dal pubblico ministero Giovanni Gasparini. Mladenovic è ancora latitante ed è stato condannato in contumacia.
Tomic e Mladenovic sono i principali protagonisti del colpo messo a segno il 3 gennaio di due anni fa, ultimo giorno di apertura della mostra di gioielli “I tesori del Moghul e dei Maharaja”, quando dalla teca numero 158 nella sala dello Scrutinio sparirono una spilla e un paio di orecchini di platino e diamanti, gioielli assicurati per oltre 8 milioni di dollari, di proprietà dello sceicco al-Thani, emiro del Qatar.
Tomic è il ladro che ha infilato la mano sotto la teca per rubare i gioielli, Mladenovic era al suo fianco. I due sono stati condannati per il furto, e per i due tentativi di furto degli stessi gioielli avvenuti nei giorni precedenti, il 30 dicembre e il 2 gennaio.
Il 24 ottobre, sempre dello scorso anno, ci sono stati i patteggiamenti per il resto della banda, accettati dal giudice Daniela De Fazio, hanno riguardato l’autista della banda, il croato Zelimir Grbavec (difeso dall’avvocato Giorgio Pietramala), che ha patteggiato una pena a 3 anni e 8 mesi, mentre per Zvonko Grgic (avvocati Claudia De Martin ed Elisabetta Costa) e Vladimir Durkin (Marta Monticello) che avrebbero partecipato solo ai primi due tentativi di furto, la pena concordata è stata di 2 anni, 10 mesi e 20 giorni.
Grgic ha anche ottenuto la possibilità di accedere al regime degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico a casa del fratello che abita alle porte di Padova, e che ha un regolare lavoro e lo può quindi ospitare senza problemi. Spese legali della parte civile solo a carico dell’autista, Grbavec. —
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