Furto alla onlus, poi la fuga Banda di romeni in cella
DOLO. Inseguimento nella notte a Dolo: i carabinieri sgominano una banda di ladri romeni che aveva appena svaligiato una onlus di Tessera, la “Maniverso”. I tre, tutti con precedenti penali per reati specifici contro il patrimonio, rischiano di restare in carcere fino a gennaio, quando si celebrerà l’udienza preliminare. I fatti: verso le due di ieri notte, quando sulla Riviera del Brenta era già calata una fitta nebbia, lungo la centrale via Mazzini a Dolo i carabinieri della tenenza impegnati nei controlli, hanno intercettato una Fiat Marea carica all’inverosimile di materiale. Alla vista dei carabinieri, l’auto non ha rallentato. Il conducente ha premuto sull’acceleratore cercando di seminare le forze dell’ordine.
È partito così un inseguimento nella nebbia fra le strade di Dolo che si è concluso con il blocco dell’auto. E la sorpresa per i militari dell’Arma è stata grande. La Fiat Marea era stracolma di capi d'abbigliamento, generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e una idropulitrice. Nell’auto c’erano anche arnesi da scasso: uno scalpello, tre cacciaviti, tre taglierini e un trancino.
Dall’auto sono stati fatti scendere i tre: Costel Guita, 30 anni, già residente a Foggia, disoccupato incensurato; Ionut Neagu, 24 anni, disoccupato senza fissa dimora; Mihai George, pregiudicato disoccupato e senza fissa dimora, tutti di nazionalità romena. I carabinieri hanno posto sotto sequestro auto e merce e portato i tre in caserma dove sono stati interrogati. Le forze dell’ordine sono riuscite a capire così che tutto il materiale proveniva da un colpo ingente messo a segno poco prima. La banda aveva appena razziato la sede della “Maniverso onlus” di Tessera. Lì i delinquenti erano riusciti a entrare in azione scardinando una finestra al piano terra e facendo razzia.
Per il trio a quel punto è scattato l’arresto per furto aggravato in concorso e possesso di arnesi da scasso. Ieri il magistrato ha confermato per loro la custodia cautelare in carcere.Ci potrebbero restare fino a gennaio, quando è stata fissata l’udienza preliminare. I carabinieri intanto stanno cercando di capire se i tre banditi possano essere gli autori di altre razzie in zona che si sono verificate anche di recente. Le indagini dunque sono destinate a proseguire.
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