Furti nelle case, arrestati tre predoni
L’auto dei predoni, una Golf di colore nero, l’avevano individuata alcune settimane fa dopo alcuni furti in zona Campalto, Marcon e Quarto d’Altino. Era stata vista con tre persone a bordo percorrere le strade e successivamente sono state compiute delle vere e proprie razzie. Individuata l’auto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Mestre hanno applicato un gps sulla vettura così da poterla seguire nei suoi spostamenti. Martedì sera dopo l’ennesimo colpo, avuta certezza che i ladri avevano messo a segno il furto, i militari li hanno bloccati trovando pure la refurtiva. Avevano razziato un’abitazione di Villorba.
In manette sono finiti Xajrullah Karaxha, 33 anni, albanese, residente a Paese, Engli Kamani, (42), serbo, domiciliato a Torino e Klaudio Paluka, (35), albanese, residente a Treviso.
Lunedì pomeriggio monitorando in remoto l’auto i carabinieri del capitano Enrico Risottino, si accorgono che la Golf si è messa in movimento. Si sta muovendo in zona Villorba, una delle aree predilette dai predoni che possono contare sul fatto che ci sono numerose case che restano vuote perché chi vi abita rientra solo in serata dal lavoro. Inoltre è una zona, stando ai dati relativi ai tabulati del gps applicato alla Golf, che i tre predoni hanno controllato già nei giorni scorsi. Per i carabinieri è evidente che la banda è uscita per andare a colpire. Quindi organizzano un servizio con i colleghi della stazione di Villorba. Organizzano una trappola per coglierli in flagranza.
Verso le 17.30 i ladri hanno già messo a segno un furto nel centro di Villorba, per poi individuare un gruppetto di villette a schiera poco illuminato e quasi tutte vuote. Mentre l'autista a bordo della Golf, dopo aver lasciato i complici all'imbocco di una stradina di campagna, se ne andava gli altri due vestiti di scuro e con i guanti per non lasciare impronte, si calavano sul viso i berretti e i dirigevano verso un’abitazione dove non c’era nessuno. I contatti con l’autista li tenevano con radio e auricolari. La Golf si è allontanata parecchio. I due a piedi sono arrivati alla villetta da dietro, attraverso i campi e dopo aver rotto una finestra sono entrati per la razzia.
Dopo diverso tempo l'autista torna e a quel punto i carabinieri hanno la certezza che il furto è stato commesso. La banda riparte con il bottino. I militari si mettono sulle tracce dei ladri e organizzano l’azione per bloccarli. Decidono di intervenire in un tratto di strada dove c’è poco traffico per non coinvolgere altre persone. C’è sempre il rischio che qualche cosa non vada per il verso giusto e qualcuno si faccia del male. Inoltre attendono rinforzi per impedire qualsiasi tentativo di fuga. Il gruppo viene seguito per una decina di chilometri finché non scatta il blitz a Ponzano Veneto.
Sequestrati arnesi da scasso, gioielli, orologi, monete preziose, guanti, torce e auricolari. Per i tre sono scattate le manette per detenzione di arnesi da scasso e furto pluriaggravato in concorso. Portati in caserma sono stati identificati e fotosegnalati. Quindi per loro si sono aperte l porte del carcere di Treviso. La refurtiva trovata ai tre riguarda anche altri furti compiuti nl veneziano.
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