Furti negli appartamenti ladre trovate al mercato
CHIOGGIA. Erano state riprese dalle telecamere di un condominio di Sottomarina mentre ne forzavano il portone d’ingresso. Per questo gli agenti del commissariato di Chioggia, ai quali era stata sporta denuncia dalla vittima di un furto in abitazione, si erano bene impressi in testa i volti delle due donne. E quando le hanno viste gironzolare tra le bancarelle del mercato settimanale, l’altro giorno, le hanno subito riconosciute e fermate per i controlli di rito. Accompagnate in commissariato, addosso a una delle due sono stati trovati tutti gli “attrezzi del mestiere” occorrenti a commettere furti in abitazione: un cacciavite, una torcia a led, una forbice, una scheda in plastica per forzare le serrature. Le due, quindi, sono state sottoposte ai rilievi foto dattiloscopici per verificare l’autenticità dei documenti in loro possesso.
Alla fine sono state identificate come K. D. di anni 20, serba, e Morena Radulovic, di anni 27, croata, anche se, in occasione di precedenti controlli di polizia, le due avevano fornito vari alias. A loro carico sussistono numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, commessi in varie zone del territorio nazionale. In particolare la Radulovic era destinataria di due mandati di cattura, emessi rispettivamente dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli (9 mesi di reclusione, da scontare) e dalla Procura della Repubblica di Bologna (2 mesi di reclusione). Pertanto la donna è stata arrestata e condotta nel carcere femminile della Giudecca. Per K.D. invece, solo la denuncia in stato di libertà per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Inoltre, entrambe sono state denunciate per danneggiamento aggravato per aver forzato quel portone d’ingresso a Sottomarina. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se alle due nomadi possano essere attribuiti altri furti consumati e tentati, o i numerosi raggiri, a danno di anziani, culminati con la sottrazione di collane e orologi. La Polizia invita le vittime di questi reati a recarsi in commissariato, per riconoscere le due donne.
Diego Degan
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