Furti in case e negozi, sgominata dai carabinieri la gang italo-moldava
VENEZIA. Trentotto colpi, soprattutto furti in abitazioni private, esercizi commerciali, di auto, di rame e almeno due assalti a bancomat con l'utilizzo di miscele esplosive. Azioni criminale portate a termine non solo in provincia di Venezia ma anche a Treviso, Padova, Verona. Una associazione criminale di "predoni" italo moldava è stata sgomitata dai Carabinieri del comando provinciale di Venezia. Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del tribunale di Venezia, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato e alla ricettazione. Tre persone sono finite in carcere, due italiani e un moldavo. Altri due moldavi sono ricercati nel loro paese.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Venezia e coordinate dalla Procura di Venezia, sono l'atto finale di un filone investigativo che nel corso del 2014 ha già portato in carcere oltre 20 persone responsabile di una serie innumerevole di reati predatori. Ora, dicono gli investigatori, si è puntato alle menti, a quanti organizzavano i colpi, svolgevano sopralluoghi e poi li mettevano in atto. «Scatenati e senza freni», così viene definita l'attività delinquenziale del sodalizio criminale. Ad oggi, con l'indagine, è stata recuperata refurtiva per oltre 500 mila euro, con quasi 10 tonnellate di rame e 17 autovetture. In mattinata sono stati eseguite perquisizioni in una ditta di Camponogara e presso alcuni "compro oro", per individuare ulteriore refurtiva e canali di ricettazione.
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