Furti e degrado, l’ira di Sant’Anna

I residenti della frazione lamentano anche strade dissestate e buie. Il sindaco: «Non ci sono soldi»
Di Elisabetta B. Anzoletti

SANT’ANNA. Strade dissestate e senza illuminazione, incrocio pericoloso, degrado e aumento dei furti. Un lungo elenco di richieste quello che i residenti di Sant’Anna hanno presentato lunedì al sindaco Giuseppe Casson e ai tre assessori presenti all’assemblea pubblica organizzata dal comitato civico “stanco delle promesse non mantenute”. Su tutte la stessa risposta: non ci sono soldi. Un’assemblea partecipata e a tratti incandescente, attesa dal comitato per tirare le somme di due anni e mezzo di giunta Casson.

Secondo il comitato per la frazione i risultati sono pari a zero, ma il sindaco, contrariamente alla solita pacatezza, ha risposto con una certa grinta esibendo cifre e spiegando di “essere stanco di ricevere critiche per colpe non sue”. «Ci sentiamo abbandonati», spiega il presidente del comitato, Valterino Baldin, «sono anni che chiediamo sempre le stesse cose. Conviviamo con un incrocio pericolosissimo, dove i camion non rispettano il rosso. Le strade sono quello che sono, i lampioni mancano. Alcune zone sono in degrado: siamo anche disposti a tirare fuori un euro a testa per installare le telecamere. I furti aumentano e anche su cose piccole (allacciamento lavastoviglie, sfalcio dell’erba e aule pronte non utilizzate della scuola) non abbiamo avuto riscontri». «Sono stanco di sentire certi toni», spiega il sindaco, «e di subire accuse. Che le strade abbiano bisogno di un intervento di sistemazione importante è palese, una buca mi è costata 700 euro di sospensioni della macchina, ma i soldi non ci sono e non è colpa mia. Fino a pochi anni fa il Comune riceveva 40 milioni di euro all’anno (25 di Legge Speciale, 15 di trasferimenti ordinari), nel 2013 abbiamo ricevuto zero di Legge Speciale e 5.200.000 euro di trasferimenti. Ditemi voi cosa posso fare con queste risorse. Da due anni mi batto per ottenere lo svincolo dei fondi residui della Legge Speciale (oltre 45 milioni di euro) dal Patto di stabilità e finalmente sabato scorso dal ministro Lupi mi sono sentito dire che ho ragione e che si impegna a darci una mano». Qualcuno ha chiesto come mai non si utilizzino i beni comunali alienabili per racimolare quattro palanche. «E chi se li compra di questi tempi?», spiega l’assessore al patrimonio, Mauro Mantovan, «la colonia Turati va venduta, secondo le stime dell’agenzia del Demanio, a 5.800.000 euro. Chi li tira fuori per poi spenderne altri due per renderla utilizzabile? Al massimo possiamo vendere appartamenti comunali, a 30-40.000 euro ciascuno…». Poche speranze al momento anche sul fronte sicurezza. «Il progetto per la videosorveglianza è pronto», precisa il sindaco, «ma servono i fondi per realizzare il sistema di controllo centrale senza il quale le telecamere sono inutili. È bello che siate disposti a tassarvi ma la spesa grossa è quella del server. Sull’aumento dei furti, soprattutto a Ca’ Bianca, mi sono fatto subito parte attiva coinvolgendo il Prefetto e chiedendo più controlli. L’importante è che i cittadini denuncino sempre e non usino metodi fai da te».

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