Furti di biciclette, attenzione al nuovo trucco

In piazza Mercato i ladri applicano un lucchetto per poi agire indisturbati durante la notte

MARGHERA. Le biciclette si trovavano proprio dove le avevano lasciate, legate all'apposita rastrelliera pochi minuti prima della proiezione di un film nell'arena all'aperto del “Cinema sotto le stelle” di Marghera, ma era una trappola.

Spieghiamo dall’inizio. Nei giorni scorsi, Andrea e Giulia avevano deciso di uscire lasciando a casa l'auto. Quando alle 20,45 sono arrivati al Municipio, i due si sono divisi: Giulia è si è diretta al botteghino per acquistare i biglietti, mentre Andrea si è preoccupato di legare le bici con una doppia catena, per garantirsi una maggiore sicurezza. Semplice e sottile, il lucchetto di Giulia, più resistente quello di Andrea, che possedeva una mountain bike più nuova. Il bello è che, durante il film, nessuno cercava di rubare le loro biciclette, anzi, qualcuno si stava attrezzando per assicurarle maggiormente alla rastrelliera, in modo che non potessero più essere rimosse. «Abbiamo notato la presenza di due grossi catenacci», racconta Giulia, «e abbiamo pensato che qualcuno si fosse sbagliato, che al buio avesse legato la nostra bici al posto della sua. Un signore gentile ci ha però detto che si era accorto che quello dei catenacci era un trucco che veniva messo in pratica da alcuni giorni. Ponendo un ulteriore lucchetto, il ladro costringeva il proprietario della bici a lasciarla incustodita per tutta la notte, in modo da poter intervenire dopo, quando piazza Mercato si svuota e il botteghino è ormai chiuso.

Non sapendo che fare, Giulia e Andrea hanno chiamato il 113. «La pattuglia è arrivata quasi subito ma non ci è stata d'aiuto», aggiunge delusa Giulia. «Ci hanno chiesto di dimostrare che quelle bici erano davvero le nostre». I ragazzi l’hanno fatto subito, aprendo con le chiavi i loro lucchetti, ma rimaneva comunque il problema del catenaccio. Gli agenti hanno quindi allargato le braccia perché non avevano un flessibile per segare il grosso lucchetto. Il caso ha voluto che si avvicinasse a loro un signore che nel tempo libero si dedicava al bricolage e che, tra gli attrezzi, possedesse anche la piccola sega elettrica.

Gli è bastato quindi fare un salto in garage, prendere il flex e tornare subito indietro per liberare le bici dei ragazzi e permettere loro di tornare finalmente a casa, lasciando ai malintenzionati nient'altro che il loro grosso lucchetto spezzato, del valore di almeno 20 euro. Una spesa non proprio da poco, se dev'essere ripetuta ad ogni “colpo”.

Una beffa che, se messa a punto ogni volta, potrebbe farli desistere in fretta da ogni altro analogo tentativo di furto.

Laura Fiorillo

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