Fuoco di fila contro Zecchinato «Posizioni che incitano all’odio»

VIGONOVO. «È inaccettabile che soggetti del calibro del sindaco di Vigonovo governino i nostri paesi e le nostre città, istigando alla discriminazione, pretendendo di ingerire addirittura nei programmi ministeriali e chiudendo in un cassetto i princìpi di laicità ed eguaglianza, per lasciar posto a un integralismo medievale che può solo ingabbiare il mondo della scuola nell’ignoranza e nella repressione delle diversità. Interpellerò il ministro della Pubblica istruzione Giannini, assicurandomi che non vi siano margini di trattativa con amministratori intolleranti come Damiano Zecchinato e Flavio Tosi. Si proceda, invece, senza fare compromessi con chi vuole affossarne la valenza culturale ed educativa». A prendere questa durissima posizione è l’onorevole Alessandro Zan, deputato veneto di “Libertà e Diritti” ed esponente della comunità gay. Zan interviene in merito all’intenzione del sindaco di Vigonovo di controllare i programmi di educazione sessuale stigmatizzando quelli non basati sul rapporto uomo-donna.
«Quelle di Zecchinato», dice Zan, «sono posizioni omofobe e integraliste, che antepongono l’odio e la discriminazione alla necessità sempre più impellente di un’educazione al rispetto che parta dai banchi di scuola, diretta a eliminare ogni forma di bullismo, omofobia e transfobia tra i nostri ragazzi». Il preside dell’istituto comprensivo di Vigonovo preferisce un secco “no comment” alla vicenda che affronterà quando tornerà in ufficio lunedì.
Chi prende posizione è l’aiutodirigente scolastico Pietro D’Avino, storico insegnante a Vigonovo e Stra: «I programmi di educazione sessualesono fatti in accordo con psicologi esperti delle Asl . Con quale competenza Zecchinato pretende di voler controllare una materia così delicata?». Per il segretario della Cgil-Scuola di Venezia, Carlo Forte, «l’attacco di “L’attacco di Zecchinato è un attacco anche alla libertà di insegnamento dei docenti. Oltre ai programmi esiste anche la libertà di insegnamento che non può essere costretta da forme di controllo politico. È un’iniziativa inaccettabile. Chiederò spiegazioni e una forte mobilitazione per fermare qualsiasi ingerenza o controllo del sindaco nella scuola».
«Sembra che Zecchinato», dice Rossano Moressa (Pd), «voglia partecipare al torneo di chi la spara più grossa. Si preoccupi invece di mettere a disposizione della cittadinanza adeguate strutture scolastiche, come una palestra per le elementari sempre promessa e mai realizzata». «Gli alunni delle nostre scuole», spiega Alessandra Pinton, del gruppo Dialogare Insieme, «sono già seguiti scrupolosamente dai loro insegnanti e prima ancora dai loro genitori, a cui nessuno può sostituirsi».
(ha collaborato Giacomo Piran)
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