Funziona la nuova app “J Beach” il 70% prenota mostrando il voucher

Alcuni bagnanti si lamentano per la complessità dello strumento, servirà qualche giorno per prenderne del tutto confidenza
SCATTOLIN - TOMMASELLA - JESOLO - UN BAGNINO INFORMA DEL DIVIETO DI ACCEDERE AI PONTILI
SCATTOLIN - TOMMASELLA - JESOLO - UN BAGNINO INFORMA DEL DIVIETO DI ACCEDERE AI PONTILI

JESOLO

Un posto al sole con la prenotazione obbligatoria, il nuovo sistema “JBeach” promosso con qualche riserva sul booking on line del posto spiaggia. Il maltempo di sabato ha un po’ compromesso il fine settimana, ma ieri erano piantati circa 25 mila ombrelloni, 1400 dei quali in zone libere sparse tra le concessioni dei 34 stabilimenti balneari. Di questi, circa il 30 per cento sono stati prenotati.

Le zone più gettonate sono state piazza Torino poi il centro del lido tra gli stabilimenti Manzoni e Marconi. Le due aree completamente libere, in Pineta a Cortellazzo e poi all’estremità opposta, al faro, non sono state prese d’assalto come ci si attendeva, complici probabilmente le previsioni meteo. Qui non servirà la prenotazione, ma bisognerà prestare attenzione al distanziamento interpersonale.

Il sistema JBeach elaborato da Comune, Federconsorzi e categorie appoggiandosi alla Cocobook di Bari, con referente a Jesolo la Hotel Market Lab 2.0 dello jesolano Christian Rampazzo, ha superato la prima prova seppure con molte lamentele. I bagnanti segnalano un sistema ancora complicato, difficile da capire, con troppe richieste di garanzia. Ci vorrà qualche giorno per prendere confidenza. Il sistema entrerà a regime in un paio di settimane con l’aggiunta degli ultimi stabilimenti rimasti ancora fuori. Tutti dovranno confluire in questa piattaforma da scaricare su telefonino tramite app, con tanto di mappe dei posti liberi. Ogni stabilimento poi potrà usare un suo sistema. Prezzi medi tra i 17 euro fino a 22 in prima fila. Circa il 70% dei posti sono stati prenotati esibendo il voucher. «È il primo giorno con obbligo di prenotazione» spiega l’ingegner Rampazzo «piano piano entreremo a regime con gli ultimi stabilimenti mancanti».

Il sistema richiede comunque, anche per la zona libera riservata nei vari consorzi, circa il 10 per cento, una tracciabilità con codice fiscale o carta d’identità che evita le furbate e permette, in caso di contagi, di risalire alle persone.

Il sindaco Valerio Zoggia ieri ha fatto visita ad alcuni consorzi, come il Marconi di Giordano e Roberto Terzariol. «Non avevamo ancora tantissima gente in spiaggia» ha commentato Zoggia «ma direi che il sistema sta funzionando e per il momento abbiamo mantenuto una certa elasticità nei controlli». A regime avremo quest’anno 28 mila ombrelloni, 2500 dei quali in zone libere segnalati con i paletti per mantenere le distanze. Questi avranno solo il paletto identificativo e i bagnanti potranno portarsi il loro ombrellone, sdraio, lettino o semplice asciugamano.

Ieri ancora tanti bagnanti, soprattutto giovani, sdraiati sui pontili nonostante il divieto. E poi molti pendolari che si sono sistemati con l’asciugamano da spiaggia vicino alla battigia e davanti alle concessioni, anche questa realtà vietata. Il Comune cercherà di consentire di allargarsi il più possibile verso la battigia per aumentare gli spazi a disposizione. Ma nelle prossime settimane i trasgressori saranno sanzionati se sdraiati sui pontili o dove è vietato, tra le concessioni e la battigia. —



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