Funerali riservati con saluto romano

I funerali di Carlo Maria Maggi, il medico nero della rossa Giudecca, sono stati celebrati all’ospedale civile venerdì.

A salutare l’uomo di quasi 84 anni, deceduto a Natale, una trentina di persone tra familiari e amici dei parenti. Sulla fondamenta, fuori dalla chiesa, cinque persone lo hanno salutato alzando la mano destra al richiamo di un signore che ha detto: «Per i camerati che ancora hanno del coraggio, onore al camerata Carlo Maria, onore al Duce». Maggi era uno degli esponenti di spicco di Ordine Nuovo, condannato in Cassazione all’ergastolo il 20 luglio 2017 con l’accusa di essere stato il mandante della strage di piazza della Loggia, avvenuta a Brescia il 28 maggio 1974. Ammalato da anni, stava scontando la pena ai domiciliari. La messa è stata celebrata da padre Giovanni Favaretto che non ha fatto riferimento al passato del dottore. Soltanto la sorella ha ricordato che «era stato una vittima».

Lui se n’è andato senza raccontare nulla, nonostante un passato fatto di accuse e assoluzioni, carcere e domiciliari, come questa volta. Nella sua vita aveva svolto la professione di medico tra gli operai, ma nello stesso tempo era un punto di riferimento per i fascisti del Veneto. Con lui si chiude un’epoca, quella del terrorismo nero che sconvolse l’Italia con sanguinosi attentati. —

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