L’unica parente diretta è in ospedale: funerale bloccato da giorni

La 61enne di Cesarolo è morta il 3 gennaio ma la nipote che si è presa cura di lei è ricoverata in gravi condizioni: esequie rinviate

Rosario Padovano
Rosalba Lanaro, 61enne di Cesarolo
Rosalba Lanaro, 61enne di Cesarolo

Funerale bloccato da giorni per una 61enne di Cesarolo, Rosalba Lanaro. La nipote che era da anni al suo fianco, che l’ha assistita si può dire da sempre con grande amore e che ha l’ultima parola sulle esequie, è infatti ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Udine.

Rosalba è una delle prime persone decedute nel corso dell’anno nuovo, nel territorio comunale di San Michele al Tagliamento, comunità che, sconcertata, sta attendendo notizie positive, che però non arrivano, dal nosocomio udinese. E i conoscenti si prodigano con solidarietà.

Quella di Rosalba Lanaro è una storia triste, caratterizzata da un’esistenza segnata dalla sofferenza. Lei ha sempre reagito a testa alta, amando sempre la vita. La sua morte risale al 3 gennaio scorso, ma al momento manca una svolta per darle sepoltura.

Alla nascita, Rosalba Lanaro ha da sùbito dovuto convivere con gravi problemi di salute, legati soprattutto all’apparato cardiaco. La donna ha raggiunto la maggiore età accudita dai propri genitori, costretta spesso in casa dalle patologie. Per non sostenere sforzi Rosalba non ha mai lavorato: temevano infatti che, con qualsiasi impiego, il suo cuore potesse cedere. I genitori sono poi mancati. E successivamente è morto suo fratello.

Così, nell’ultimo periodo, ad accudirla con grande forza morale c’era la nipote. Portava lo stipendio a casa, le faceva da badante prendendosi cura di lei, con infinita dolcezza, sostenendo un peso notevolissimo. È una storia di cui tutti sono a conoscenza a Cesarolo, ma che solo negli ultimi tempi è venuta alla luce.

Tutti si chiedono quando si celebrerà il funerale di Rosalba. Perchè tutti vogliono partecipare. «Si tratta di un intenso dramma familiare, in un nucleo costellato purtroppo da numerosi lutti», hanno spiegato al bar Del Sal, luogo di ritrovo di Cesarolo. «Rosalba Lanaro in vita non ha lavorato, per i suoi problemi noti. E conduceva una vita riservata. In questo periodo, inoltre, le condizioni della nipote stanno diventando motivo di ulteriore preoccupazione».

Se fosse ricoverata a Portogruaro in molti da Cesarolo si muoverebbero e andrebbero a trovarla. Udine, però, è lontana. I cesarolesi stanno mostrando il loro spirito comunitario. Ci sono i vicini di casa dei Lanaro che curano la loro abitazione, al momento vuota; mentre altri mantengono in ordine il giardino. Sono persone che non si voltano dall’altra parte. Non possono far finta di nulla.

Nell’annuncio mortuario si legge che la data dei funerali di Rosalba verrà comunicata con una prossima epigrafe. Tuttavia, si spera solo che la nipote ricoverata possa rimettersi presto in piedi, guarire e firmare gli ultimi atti per l’addio alla zia.

«Hanno patito molti lutti», dicono dal bar Del Sal, «il destino potrebbe smettere di accanirsi».

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