Fuma droga e sbatte la testa: è in fin di vita

Tragedia al parco Arcobaleno: un 19enne s’è sentito male ed è caduto dopo essersi fatto una canna, ora è in Rianimazione

MOGLIANO. In fin di vita a 19 anni per aver fumato droga, essersi sentito male ed aver sbattuto violentemente la testa a terra. Sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso un ragazzo neanche ventenne di Mogliano che, nel primo pomeriggio di martedì, ha voluto provare l’ebbrezza di fumare una canna o comunque una sostanza stupefacente. Ma gli effetti non sono stati quelli attesi: evidentemente, come non di rado capita, la droga aspirata ha provocato una reazione contraria. Il giovane s’è sentito male ed è svenuto, cadendo a terra e battendo violentemente il capo. Ora si trova ricoverato con prognosi riservata. Il fatto, coperto da riserbo, è successo nel primo pomeriggio di martedì a Mogliano, tra piazza Saragat e il parco Arcobaleno. Il giovane, classe 2000, si trovava in una zona piuttosto defilata dove aveva deciso di fumare della sostanza stupefacente che aveva ricevuto poco prima.

Solo che inattesi, dopo le prime tirate di fumo, sono arrivati i sintomi di un grave malessere. Il giovane all’improvviso è svenuto ed ha picchiato violentemente la testa a terra. Un testimone, che non si sa se fosse assieme a lui oppure fosse un semplice passante, spaventato, ha immediatamente chiamato il 118. Dalla centrale operativa di Treviso Emergenza è stata inviata a Mogliano l’ambulanza più vicina. Pochi minuti ed i soccorritori erano sul posto. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito molto gravi tanto che i sanitari gli hanno prestato un massaggio cardiaco per rianimarlo. Poi lo hanno caricato su una barella e trasportato successivamente in ambulanza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Lì, vista la gravità delle condizioni del 19enne, i medici hanno stabilito il suo ricovero nel reparto di rianimazione neurochirurgica.

Le condizioni sono gravi, non solo per la reazione alla droga, ma soprattutto per la botta in testa provocata dallo svenimento. Per questo motivo i medici si sono riservati la prognosi. Del caso sono stati informati anche i carabinieri della stazione di Mogliano, intervenuti con una pattuglia sul posto. È chiaro che le indagini sono subito state avviate per capire la provenienza della droga e ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Si attende anche un referto dettagliato del caso per capire se le condizioni gravi del giovane siano da attribuire alla reazione alla droga o, come sembra, alla forte botta in testa rimediata dopo lo svenimento.—

Marco Filippi

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