Fuggono con il barchino e si schiantano

Chioggia. L’inseguimento finito contro il ponte di San Giacomo. Un arresto e due denunce. Sequestrati 390 chili di vongole
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. L’inseguimento in laguna di un barchino dedito alla pesca abusiva finisce con uno schianto sul ponte, un ferito, un arresto e due denunciati a piede libero.

È stata una notte movimentata quella di mercoledì nella laguna del Lusenzo. I militari della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Chioggia erano impegnati in un normale controllo della laguna quando, alle 2.30, hanno avvisato un barchino tipo “drifting” con tre persone a bordo. Alla vista della motovedetta dei finanziari il mezzo si è dato alla fuga ignorando l’alt intimato dai militari con l’utilizzo ripetuto dei lampeggianti. A quel punto è iniziato un inseguimento rocambolesco con slalom a forti velocità tra le barche ormeggiate, le briccole e gli stretti canali interni. Il barchino si è diretto verso canal Vena dove si trova l’abitazione di una delle tre persone a bordo forse con l’intento di abbandonare velocemente la barca vicino casa e dileguarsi tra le calli.

La folle corsa si è invece conclusa prima perché la barca si è schiantata contro il ponte di San Giacomo probabilmente per un errato calcolo delle distanze dovuto alle velocità esagerate. L’impatto violento ha provocato una grossa falla sul barchino e il ferimento di uno tre pescatori abusivi a bordo, A. F. di 35 anni.

Gli uomini delle Fiamme gialle hanno prestato il primo soccorso e hanno accompagnato il ferito al Pronto soccorso inaugurando il nuovo pontile che permette l’accesso via acqua all’ospedale.

Si sospettava una frattura alla spalla e l’uomo è stato preso in cura dal personale del Pronto soccorso per gli accertamenti del caso. I militari si sono poi dedicati all’identificazione degli altri due uomini, il conducente, V. M. di 43 anni e T.D. di 46 e all’ispezione della barca.

I due passeggeri sono stati denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e attività di pesca senza licenza e in zona vietata.

Per gli stessi motivi è stato invece arrestato il conducente di cui l’autorità giudiziaria ha risposto i domiciliari in attesa del processo. A tutti e tre è stato contestato un verbale amministrativo per esercizio di pesca abusiva praticata senza licenza, in zona vietata e con attrezzi non conformi.

L’ammontare della sanzione sarà determinato dal settore pesca della Città metropolitana. Dovrebbe comunque trattarsi di una multa piuttosto salata perché si tiene conto del quantitativo pescato e dei valori di mercato al chilo.

A bordo del barchino sono stati rinvenuti 390 chili di vongole veraci. Il prodotto è stato esaminato dal veterinario del Servizio di igiene e poi rigettato in laguna.

Il barchino e tutti gli attrezzai utilizzati per la pesca abusiva sono stati posti sotto sequestro. Per il mezzo è stato disposto il sequestro amministrativo e penale, ma al momento è stato trasportato in un cantiere navale perché la grossa falla che si è aperta nell’impatto col ponte non ne permette l’utilizzo senza imbarcare acqua.

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