Fuga di gas, sventrata una casa a Vetrego
MIRANO. Un violento scoppio, avvertito attorno alle 18 non solo nella vicina autostrada ma anche a diverse centinaia di metri. E ben oltre il centro del paese di Vetrego. In via Basse 38 c’è il lato nord di una casa, disposta su due piani, letteralmente sventrato. La causa è la probabile uscita di gas da una bombola della cucina al piano terra, dov’è stato ricavato un appartamento.
Tra le macerie c’è rimasto un 50enne, G.T., che abita in quella villetta immersa nella campagna insieme alla madre, in quel momento assente. L’uomo è stato trasferito in elicottero al centro Grandi ustionati di Padova: ha ferite nel 40 per cento del suo corpo, è grave ma non dovrebbe correre pericolo di vita. Di certo, le sue condizioni saranno monitorate con molta attenzione nelle prossime ore per capire l’evolversi del quadro clinico. Sul posto anche i carabinieri e quattro squadre dei vigili del fuoco, che hanno lavorato fin quasi alle 20 per mettere in sicurezza la struttura.
A dare l’allarme è stato un giovane, che di lì a poco è transitato con il trattore. Da una prima ricostruzione, G.T. si sarebbe trovato al piano superiore, dove c’è la camera, per schiacciare un pisolino. La bombola della cucina sottostante ha iniziato a perdere, saturando l’ambiente. In un attimo l’inferno, con un boato tremendo che ha “aperto” l’intera parte nord della casa, mandando in mille pezzi le mura e il pavimento: tutto è crollato. La potenza dello scoppio ha divelto la vicina recinzione e ha piegato addirittura la tapparella chiusa di una delle stanze sul lato opposto.
Il 50enne è finito sotto a una montagna di detriti ed è stato recuperato poi dai soccorritori, giunti in pochi minuti nella zona. Si pensava che lì sotto potesse esserci anche la madre, che invece si trovava fuori. Preoccupati pure i residenti, che si sono precipitati in via Basse. «Un’esplosione pazzesca», racconta una donna, «tanto che sono uscita fuori perché avevo capito era accaduto qualcosa di grave. Poteva scapparci il morto».
C’è anche chi aveva pensato a un incidente nella vicina autostrada. «Il botto è stato molto violento» racconta un anziano «e ho subito pensato a uno scontro tra veicoli. Poi sono venuto qui e ho capito tutto vedendo la casa divelta».
Gli inquirenti, comunque, tengono aperte tutte le ipotesi sulle cause dello scoppio. In questi giorni saranno fatti altri rilievi per arrivare all’esatta dinamica. Nel frattempo, l’intero edificio è stato messo sotto sequestro e dichiarato inagibile, anche perché le pareti degli altri lati hanno subito svariati danni.
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