Fuga di gas, strada chiusa tutta la notte Oggi operai al lavoro

La strada è stata riaperta solo nella notte, verso le 4 di ieri, e oggi è previsto il ritorno in zona degli operai di Italgas per il ripristino completo della tubazione che si è guastata e consentire quindi il completo ritorno alla normalità. A segnalare la fuga di gas sono stati sabato sera i residenti della zona che hanno percepito nell’aria l’inconfondibile odore di gas metano.

Per fortuna nessuno è stato evacuato mentre per intervenire sul guasto, una volta individuato, è stata chiuso sabato sera il bistrò “Ai Tini” che si trova a ridosso dell’area in cui si è verificata la fuga di gas. Il bistrò ieri ha riaperto i battenti ma l’amarezza dei gestori è tanta: «Abbiamo dovuto chiudere l’attività con numerose prenotazioni già in corso e quindi è ovvio che abbiamo subito un danno perché abbiamo perso clienti. Ma oggi (ieri, ndr) siamo aperti senza alcun disagio», spiegano dal locale. «Tra l’altro la linea del gas interessata dal guasto non ci interessava direttamente ma la chiusura è stata decisa per motivi precauzionali».

Il Comune di Venezia ha garantito sabato notte l’aggiornamento delle informazioni via social network (Facebook e Twitter). Verso le quattro del mattino l’allarme è rientrato dopo la chiusura totale della strada che mette in collegamento viale San Marco con via Forte Marghera.

Sono stati effettuati una serie di carotaggi sotto il livello del piano stradale e ne sono serviti vari prima di riuscire a trovare l’esatto punto del guasto alla tubatura. La strada è rimasta di conseguenza chiusa a lungo al passaggio di mezzi e persone. Ieri il Comune ha poi reso noto la fine dell’emergenza: «Il guasto di sabato sera che aveva provocato una fuga di gas è stato messo in sicurezza. I tecnici hanno programmato per la mattinata di domani (lunedì 31 ottobre) l’intervento definitivo di riparazione» della conduttura che si è rotta, provocando la fuga di gas. L’amministrazione comunale ha poi ringraziato per il lavoro svolto i «tecnici accorsi prontamente sul posto e la Protezione Civile, che aveva già predisposto, per ogni evenienza, dei centri di accoglienza per le eventuali persone sfollate dall’area interessata». Centri di accoglienza che non sono stati attivati, però, visto che è stato deciso di non far evacuare i residenti che sono rimasti nelle loro case fino alla fine dell’emergenza. (m.ch.)