Frecce, abbonamenti salati. La protesta dei pendolari
VENEZIA. Non ci sono solo i pendolari dei treni regionali, ma anche quelli dell’Alta velocità. Che poi: alta velocità si fa per dire. Prendiamo l’esempio della Milano-Venezia. L’Alta Velocità c’è tra Milano e Brescia, ma da Brescia a Padova i lavori sono ancora in corso.
Di veloce però c’è stato l’aumento deciso tra Trenitalia per gli abbonamenti dei Freccia Rossa. Da 355 euro a 479 al mese sulla Venezia-Milano anche se, da marzo, dopo le proteste di molti pendolari, l’aumento mensile di 124 euro sarà dimezzato. E comunque sempre aumento sarà. «Se poi consideriamo che con le Frecce bianche, che un po’ alla volta sono andate sparendo, l’abbonamento mensile era di 285 euro si capisce bene di quale aumento stiamo parlando», spiega Simona Forni, residente a Milano, corista al Teatro La Fenice, e referente dei pendolari della Venezia-Milano. Ieri lei e Alessandro Munzi, veneziano e rappresentante dei pendolari della tratta per Bolgona, hanno incontrato l’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti.
Con l’obiettivo di chiederle di intervenire con Trenitalia per la riduzione del costo degli abbonamenti. I rappresentanti dei comitati hanno presentato alla Regione un poker di richieste: mobilitarsi per bloccare gli aumenti «che penalizzano la mobilità dei lavoratori» o, nel caso non sia possibile, «far rientrare gli abbonamenti dell’Alta velocità nel contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia».
Inoltre hanno chiesto alla Regione di appoggiare la richiesta dei comitati di «essere presenti come comitato nazionale pendolari dell’Alta velocità al tavolo tecnico delle trattative Stato-Regioni e Trenitalia» per portare il punto di vista dei pendolari. Nel report consegnato all’assessore i comitati hanno segnalato anche alcune anomalie stravaganti. Prendiamo l’esempio della Venezia-Bologna.
«L’abbonamento per il treno regionale», spiega Munzi, «costa 125 euro, mentre quello per l’alta velocità costa, con gli aumenti, più del triplo, e cioè 371. Se invece prendiamo la tratta Milano-Brescia l’abbonamento regionale costa 110 euro, mentre quello dell’Alta velocità 190. Perché queste differenze?».
Ma a far infuriare i pendolari è il fatto di dover pagare il costo di un servizio - l’Alta velocità - anche se l’Alta velocità, nella tratta veneta, praticamente non c’è. «Il gruppo delle Ferrovie dello Stato non può fare profitti sulle spalle dei pendolari», dicono i rappresentanti dei pendolari, sperando che arrivi presto una soluzione.
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