Frazioni nel degrado, monta la protesta
Residenti infuriati per l’immondizia abbandonata e la poco manutenzione
SAN DONA’. Frazioni dimenticate, Giuseppe Vidotto e Gianfranco Marcon puntano il dito contro l’incuria dell’amministrazione comunale di San Donà. Nei giorni scorsi è divampata la protesta in viarie zone del territorio del Basso Piave, in particolare nella così detta «destra Piave». Prima in via Molino a Calvecchia, dove i residenti hanno denunciato una condizioene scandalosa davanti alle campane dell’immondizia, con sacchetti aperti gettati all’esterno, scarsa igiene e addirittura ratti.
Adesso anche tra Passarella e Chiesanuova, in Destra Piave appunto, altri cittadini si sono uniti lamentando erba lunga sul ciglio delle strade, una generale trascuratezza dell’arredo urbano e del verde pubblico in generale. A raccogliere la protesta sono i due consiglieri comunali fuoriusciti dalla Lega e che adesso siedono tra i banchi del gruppo misto. «E’ davvero un’indecenza - commentano Marcon e Vidotto, coppia «terribile» pronta a dichiarare guerra al sindaco nella prossima campagna elettorale verso le amministrative del 2008 - in centro abbiamo le aiuole e gli alberi parigini, poi i giardini giapponesi e adesso anche i cactus come in Messico. Verremo a passeggiare con il sombrero per farci una foto davanti in piazza Indipendenza». «Da una parte aiuole e giardini che valgono migliaia di euro - continuano - e dall’altra frazioni abbandonate al degrado, in cui l’erba è sempre lunga e non contribuisce certo a garantire un aspetto decoroso alla zona periferica. Di tutte queste spese chiederemo un rendiconto dettagliato al sindaco di San Donà».
La campagna elettorale si può dire iniziata e la coalizione del sindaco pare abbia trovato proprio due nuovi nemici giurati. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, l’assessore all’ecologia Giansilvio Contarin ha già rassicurato i residenti adirati per la campane invase dai sacchetti dell’immondizia. Presto, entro fine mese, saranno eliminate le campane per iniziare con la raccolta porta a porta che verrà estesa, entro l’anno, anche a tutto il centro della città, ma partendo appunto dalle frazioni. E sempre restando nelle frazioni, anche in Calvecchia il comitato ha invocato dei chiarimenti sull’ampliamento della discarica. Ma dopo i 150 mila metri cubi, è in arrivo l’ulteriore ampliamento anche di altri 45 mila che ha già scatenato le critiche di Rifondazione. Le frazioni sono in fermento.
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