Fratelli per sempre: muoiono a poche ore l'uno dall'altro

Pramaggiore. Lutto per la scomparsa di Mario Martin, 81 anni, e poi di Giovanni, di 82, ancora all’oscuro della scomparsa del fratello
Mario Martin, morto nella mattinata di giovedì, e il fratello Giovanni, morto nel pomeriggio
Mario Martin, morto nella mattinata di giovedì, e il fratello Giovanni, morto nel pomeriggio
PRAMAGGIORE. Sono morti lo stesso giorno, giovedì scorso, senza conoscere l’uno il destino dell’altro. Storia da brividi quella che arriva dalla località di Belfiore.
 
L'addio. La mattina è mancato per un male incurabile il più giovane, Mario Martin, 81 anni; poi, nel primo pomeriggio, Giovanni Martin, 82 anni, per le conseguenze di una trombosi che l’aveva sorpreso al mattino. Non sapeva nulla ancora della morte del fratello, non hanno fatto in tempo ad avvisarlo. Sembra quasi che "sapesse" e che abbia voluto seguire l'amato fratello, il punto di riferimento di una vita intera.
 
I funerali. Dopo il rosario fissato nella serata di ieri, verranno celebrati oggi alle 15, nella chiesa di Blessaglia. Le salme partiranno dall’abitazione di via Belfiore 92. Inutile sottolineare che i familiari hanno deciso per il funerale congiunto, anche perché la loro vita, i fratelli Martin, l’hanno vissuta in simbiosi. Uniti dalla nascita e persino dalla morte.
 
Infanzia poverissima. Accanto a loro, da piccoli, sono cresciuti l’altro fratello Lino e la sorella Rita, ancora vivi. Hanno vissuto il periodo successivo alla seconda guerra mondiale patendo la fame. L’unico rimedio era emigrare e cercare fortuna altrove, lontani da un territorio che non regalava ancora nulla.
 
La fortuna a Milano. La ruota della vita di Mario e Giovanni gira e volge al meglio, da quando decidono di trasferirsi a Milano in compagnia della sorella Rita e del fratello Lino. Qui imparano un mestiere, quello di muratori e trovano spazio nel settore dell’edilizia. Il boom del capoluogo lombardo porta elle loro tasche quel denaro che hanno sempre desiderato; ma non per diventare ricchi, bensì per vivere molto più dignitosamente. In Lombardia facevano l’alba per andare a lavorare. Per non pagare l’affitto, già alle stelle negli anni 50, dormivano in una canonica. Si dice che fossero arrivati a Milano con una sola camicia e che con i primi soldi abbiano riempito il loro guardaroba.
 
Il ritorno nella terra natia. Accumulata una piccola fortuna Mario, Giovanni e Lino, ormai muratori esperti, decisero di rientrare a Pramaggiore. Comprarono una piccola porzione di terra dove costruirono con le loro mani una bella casa, composta da diverse unità abitative, ognuna per un fratello. Avevano intuito le potenzialità del settore edilizio e fondarono due imprese edili: una con sede a Pramaggiore, l’altra invece con sede a Pasiano.
 
I bei tempi. Mario e Giovanni stavano trascorrendo una vecchiaia serena, in pensione, dedicandosi alle moglii e ai figli che piangono la loro scomparsa. Ricordavano l’infanzia difficile, parlando con orgoglio dei loro trascorsi milanesi dove si erano affermati in un mestiere molto difficile, svolto anche in condizioni climatiche differenti rispetto dal loro territorio d’origine. Giovanni aveva patito qualche problema di salute, risolvendolo nel tempo. Le condizioni di Mario invece ultimamente erano peggiorate, tanto che giovedì mattina è morto all’ospedale di Portogruaro. La malattia lo ha portato via prima suo fratello Giovanni, scomparso qualche ora dopo improvvisamente. Oggi alle 15 nella chiesa di Blessaglia la comunità di Belfiore dirà loro addio.
 
 ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia