Frase sessista a cameriera clienti cacciati dal locale

È successo giovedì al Palco: il gestore Stefano Ceolin chiede spiegazioni al cliente Le scuse non bastano: i cinquantenni allontanati senza dover pagare il conto
Di Francesco Furlan

Allontana i clienti dal ristorante dopo la frase sessista alla cameriera. «Scusa, potresti sculettare mentre porti i piatti come fa la tua amica?». Con queste parole un cinquantenne, che si trovava con altri sei amici, si è rivolto alla ragazza giovedì a pranzo a un tavolo del ristorante Il Palco, nella piazzetta del Toniolo. Una frase arrivata dopo una serie di ammiccamenti, sorrisi e colli allungati per vedere le cameriere passare tra i tavoli apparecchiati all’ombra di un grande tiglio a due passi dal teatro Toniolo. Il titolare del ristorante, Stefano Ceolin, non ci ha pensato due volte, quando la ragazza, di 22 anni, è arrivata in cucina con il broncio per portare le comande. «Ma che è successo?», ha chiesto Ceolin. E lei gli ha raccontato tutto, di quel tavolo di cinquantenni e della richiesta arrivata da uno di loro, che aveva raggiunto gli amici con alcuni minuti di ritardo e aveva appena ordinato il pranzo. «A quel punto sono uscito e chiamato il cliente per delle spiegazioni».

Lui, imbarazzato, non ha neppure provato a dire che si trattava di un malinteso ma ha cercato di giustificarsi spiegando che, in fondo, si trattava solo di uno scherzo. Una battuta sessista che però Stefano Ceolin non è riuscito a digerire. «Ho chiesto al cliente di chiedere scusa alla ragazza, e lo ha fatto, e ha provato a scusarsi anche con me ma non ho voluto sentire ragioni», prosegue il titolare del ristorante, «così ho invitato lui e i suoi amici a finire il pranzo e ad allontanarsi senza bisogno di passare per la cassa».

Aggiungendo inoltre che, nel suo locale, lui e i suoi amici - nessuno dei quali pochi minuti prima era intervenuto per censurare la battuta dell’amico - non sarebbero più stati i benvenuti. A fine giornata, nel bilancio del ristorante, sono mancati circa cento euro. «Non è una questione di soldi», sostiene Ceolin, cresciuto con i valori degli scout, «ma di quel che era giusto o non giusto fare e per me l’unica cosa giusta da fare era allontanare quei clienti». Nel pomeriggio di giovedì Sefano Ceolin si è sfogato raccontando quanto accaduto sul proprio profilo facebook. «Ti permetti un commento sessista nei riguardi di una ragazza che ti deve stare ad ascoltare per il solo fatto che sta lavorando e non si sente in condizione di mandarti giustamente a quel paese? No problem, mio caro. Ti alzi all'istante dal tavolo, tu ed i tuoi sei ospiti che non hanno avuto -neppure uno!- voglia o sensibilità per zittirti e pretendere che tu sappia rimediare. Non importa se e quanto hai già consumato, non ti invito neppure a passare dalla cassa e me ne assumo volentieri la responsabilità», ha scritto Ceolin aprendo un acceso dibattito tra chi ritiene che abbia fatto bene e chi che invece ha esagerato.

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