Frane in Cadore e in Valle del Boite, le vittime ora sono tre

Frana martedì sera a San Vito di Cadore (Belluno). Auto travolte, tra le vittime una quattordicenne. Gli uomini dei vigili del fuoco e del soccorso alpino di Belluno stanno lavorando senza sosta

SAN VITO DI CADORE. Alla fine la conferma è arrivata. Sono tre le vittime della drammatica notte vissutasi in Valle del Boite e in Cadore, dove a seguito di un forte temporale scatenatosi poco dopo le 20 di martedì si sono registrati almeno quattro grossi smottamenti che per ore hanno costretto alla chiusura della statale di Alemagna (riaperta a senso unico solo intorno alle 22.30) e la regionale 48 delle Dolomiti, lasciando fino a tarda sera isolata anche Cortina.

Poco dopo le 7.30 le squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte a San Vito di Cadore hanno trovato il corpo di un uomo, che si presume possa essere il marito della ragazza della Repubblica Ceca disperso a causa del nubifragio di martedì. Il corpo dell’uomo è stato trovato nel greto del torrente Ru Secco nella zona che costeggia Via Costa a circa 100 dalla piazza principale del paese e a un chilometro da dove è stata tratta in salvo la ragazza intorno alle 23 di martedì.

Un altro corpo, quello di una 14enne, è stato trovato dalle squadre del soccorso alpino e guardia di finanza nella zona del cimitero di San Vito poco dopo le 8. Nella stessa zona, attorno alle 10.30, i soccorritori hanno rinvenuto un terzo corpo senza vita. Tutti e tre i corpi (quello della ragazza e dei due uomini) sono stati rinvenuti nella zona dove l'imponente frana è scesa, facendosi strada fino al torrente Boite e trascinandosi dietro diverse auto parcheggiate alla partenza della seggiovia San Marco, dove presumibilmente si trovavano le tre vittime nel momento in cui sono state investite dalla colata di fango e detriti.
San Vito si è svegliata questa mattina nel dolore ancora avvolta dallo choc per quello che è accaduto nella serata: impianti di sci distrutti, colate di fango in mezzo al paese, uffici distrutti o pieni di terra, appartamenti inagibili.
 

Tra le vittime, dicevamo, anche una quattordicenne, non ancora identificata. Con il rinvenimento, attorno alle 10.30, del corpo senza vita di un'altra persona nei pressi del cimitero di San Vito di Cadore, il numero delle vittime quindi è salito a tre (due uomini e una ragazza) della frana che ieri sera si è staccata dall'Antelao, trascinando nel suo percorso anche diverse auto parcheggiate alla partenza della seggiovia San Marco, da una delle quali è stata tratta in salvo una giovane, mentre il marito, veniva trascinato a valle. Sulla lunghezza della frana continuano le ricerche dei soccorritori. Le vittime sarebbero tutti dei turisti.

Sul luogo della tragedia è previsto mercoledì pomeriggio un sopralluogo del ministro Galletti mentre il premier Renzi si è tenuto in costante contatto con l'amministrazione locale e le autorità impegnate nei soccorsi.

"La situazione è tragica. Una bomba d'acqua ha trasportato a valle del materiale fermo in quota e il risultato è purtroppo quello di un bilancio tragico, speriamo si sia concluso con i tre morti", ha detto il governatore Zaia.

A tremare sono state le montagne sopra gli abitati di Cancia (Borca di Cadore), San Vito, Peaio (Vodo di Cadore), ma una grossa colata di fango e detriti ha investito anche località Grava Secca (Auronzo), dove una grossa frana ha spazzato via gran parte di un ponte, interrompendo il passaggio tra Auronzo e Misurina.

Gli smottamenti più imponenti, tuttavia, si sono registrati sul versante dell’Antelao sopra San Vito di Cadore, dove le colate di fango e detriti hanno fatto tracimare il torrente Rù Secco, riversando tonnellate di materiale nella centralissima piazza Antelao, dove si registrano ingenti danni ad abitazioni e attività commerciali.

Notizia in aggiornamento

 

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