Franco Libri, solidarietà piena duemila firme e 1.600 euro

Il pensionato multato (5.000 euro) per scambio di libri usati su suolo pubblico senza autorizzazione Happening organizzato dagli amici, sale l’indignazione: «Lui fa del bene, una vergogna per la città»
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. FONDAMENTA SAN BASEGIO. "FRANCO LIBRI" FRANCESCO TEARDO.
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. FONDAMENTA SAN BASEGIO. "FRANCO LIBRI" FRANCESCO TEARDO.

VENEZIA. Duemila firme e 1.600 euro. Tutto per Franco Libri, il pensionato multato dalla polizia municipale di Venezia per aver esposto, scambiato e offerto libri usati senza profitto, ma su solo pubblico senza autorizzazione. È il bilancio dell’happening autorizzato dal Comune in fondamenta di San Basilio. Ieri, dalle 10 alle 21, nel “luogo incriminato”, tra i campi San Basilio e San Sebastiano, gli amici di Franco Libri - all’anagrafe Francesco Teardo - hanno organizzato una giornata finalizzata a raccogliere soldi per pagare la multa: scambio di libri, musica con repertorio veneziano e a ritmo di tango, e una sfilata di moda. Capi d’abbigliamento rinascimentali offerti da una signora: «Per sostenere la causa».

Tra i primi a sistemare sulla spalletta della fondamenta altri volumi il veneziano Marco Borghi: «Li ho portati perché gli altri erano stati sequestrati. Franco Libri è un valore aggiunto alla città, la sua esperienza non impoverisce ma arricchisce il tessuto cittadino. Da giorni lo stiamo sostenendo con un tamtam nei social network, facebook, twitter».

Una giovane coppia, Daniela svizzera, Marco toscano, vive a Venezia da undici anni. «Io e Franco siamo nati a Viareggio», dice lui. «Da tempo con mia moglie usufruiamo dello scambio dei volumi. Nella libreria di casa ci sono solo libri scambiati o presi qui. Oggi dovevamo partecipare a una festa in un luogo scomodo da raggiungere. Abbiamo rinunciato a un passaggio in automobile. Ci andremo più tardi e prenderemo tre mezzi. Ne valeva la pena».

I veneziani, e non, passano e ripassano lungo la fondamenta, firmano, commentano. C’è solidarietà, vicinanza, ironia, sdegno. Camilla Camilli, studentessa universitaria di Ca’ Foscari, è trevigiana. Ha scelto due libri, un fumetto e un saggio: «Mi sembra giusto sostenere l’iniziativa e, nel mio piccolo, contribuire».

La californiana Susan Wise sfoglia un’opera in lingua inglese dello storico Hugh Trevor Roper: «Quando vedo libri mi fermo sempre. Leggere un libro è un privilegio. Aiuta alla crescita personale. Qui ne trovo spesso».

La signora è ignara della vicenda di Franco e della multa di cinquemila euro. Qualcuno gliela spiega. Lei risponde con sarcasmo: «Allora dovrebbero multarci tutti. Lo scambio dei libri, si sa, è commercio internazionale, è reato, andrebbe punito con l’esilio».

La croata Teresa Sinjeri sbotta: «I vigili hanno multato chi? Si guardassero attorno». Paolo Lucchesi, Franca Tamisari, Giorgio Vincenti e Anna Douin si lamentano: «In questa città ci sono delle incoerenze paradossali. Questo è un punto d’incontro sano. C’è chi causa degrado, l’elenco è lungo, lucchetti, spray, e nessuno interviene». I veneziani Marilena Castaldi e Bruno Polacco criticano l’operato della polizia municipale: «Questa è un’iniziativa culturale civile. Franco fa circolare libri, li salva dal macero, fa solo del bene. Qual è il ruolo dei vigili? Chi è stato? Vergogna alla città».

Il figlio Tobia è incredulo per la grande mobilitazione: «La multa è stata una batosta per mio padre». Franco Libri lo ascolta. Di ora in ora vede aumentare il numero delle firme. Solidarietà doveva essere e solidarietà è stata.

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