“Franco Libri” ha vinto, multa annullata

Francesco Teardo sanzionato (5.164 euro) il 22 settembre del 2104 per aver esposto libri usati e fumetti su un muretto

VENEZIA. Ha vinto insieme ai suoi vecchi libri, agli scatoloni di cartone, il muretto di pietra di San Basilio e quel sano senso di rivolta che gli è montato dentro quando si è ritrovato tra la mani una sanzione da 5 mila euro per occupazione di suolo pubblico e vendita non autorizzata. Francesco Teardo all’anagrafe, Franco Libri nella vita, ha avuto ragione su un’applicazione probabilmente troppo calvinista del regolamento comunale e ora, con l’orgoglio dei piccoli che l’hanno spuntata sui grandi, esulta: «Abbiamo vinto».

INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. FONDAMENTA SAN BASEGIO. "FRANCO LIBRI" FRANCESCO TEARDO.
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. FONDAMENTA SAN BASEGIO. "FRANCO LIBRI" FRANCESCO TEARDO.

Il ricorso contro la multa presentato dall’avvocato Andrea Cerutti è stato accolto. L’attività di Franco Libri, ossia quella di recuperare libri impolverati e rimetterli in circolazione gratuitamente facendoli così rivivere, non è sanzionabile. Perché, come ha argomentato l’avvocato nella sua opposizione alla multa, l'esposizione dei romanzi e dei fumetti sul muretto di una fondamenta - e quindi in zona esclusa ai pedoni - non corrisponde a occupazione di suolo pubblico. Perché l’attività di Franco Libri, che non espone prezzi ma conta solo su libere e saltuarie offerte del pubblico, non è assimilabile alla vendita. Quindi non c’è lucro, non c’è colpa e non c’è peccato.

Trionfa insieme ai suoi volumi cari e consunti Franco Libri, la cui vicenda esplose nel settembre del 2014, con petizioni e indignazione collettiva, negli stessi giorni in cui l’intera città era in preda all’eccitazione per il matrimonio di George Clooney. Dall’altra parte della città, in piedi davanti al muretto della Fondamenta San Basilio, come ormai accadeva da dieci anni, Francesco Teardo faceva Franco Libri. Quel giorno, il 22 settembre, aveva allineato sul parapetto 125 libri e 127 fumetti e aspettava. Qualche veneziano curioso, gli amici, un turista colto. Sapeva che prima di cena, nello scambio tra opere, qualche libro avrebbe trovato un nuovo proprietario e qualche altro libro sarebbe stato rimesso alle sue premure.

Ex dipendente comunale in pensione, aveva sempre avuto i libri nel cuore al punto che, alcuni anni fa, aveva messo in piedi una vera e propria biblioteca nel carcere femminile della Giudecca con libri anche in lingua straniera. Senza il suo impegno, le detenute non avrebbero a disposizione la vasta scelta di libri in lingua straniera e un buon amico per le lunghe giornate in solitudine.

Quel giorno, che non avrebbe più dimenticato, i vigili urbani si presentano in fondamenta e sequestrano tutto. Così. Poi gli notificano la sanzione da 5.164 euro in base all'articolo 28 del decreto legislativo 114/98 che, in assenza dell'autorizzazione comunale, proibisce il commercio di beni sulla pubblica via. Teardo trasecola. È vero, non ha alcuna licenza, ma è anche vero che non occupa nemmeno un masegno e, soprattutto, che la sua attività non è a scopo di lucro. La città, o almeno una parte, dimentica Clooney e si erge a difesa di Franco Libri. Oltre duemila firme in pochi giorni, piccole donazioni, una manifestazione a San Basilio. L’avvocato Cerutti prende a cuore il caso, presenta ricorso alla direzione generale del Comune per ottenere la revoca della sanzione e infine vince. I libri ringraziano.

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