Il poeta Franco Avicolli compie ottant'anni, festa al centro Micromega

Intellettuale, scrittore, letterato, animatore di incontri culturali, ha inventato il centro culturale in campo San Maurizio a Venezia

Alberto Vitucci
Franco Avicolli, poeta e scrittore
Franco Avicolli, poeta e scrittore

Una grande festa per gli 80 anni di Franco Avicolli. Intellettuale, scrittore, letterato, animatore di incontri culturali, il molisano Avicolli, nato a Isernia ma veneziano da sempre, ha dato alle stampe la sua ultima fatica.

La raccolta di poesie che si intitola “Con poche parole”. Quadri di una vita vissuta intensamente, visti attraverso la lente della poesia, sua grande passione.

«La poesia è la modalità sonora e verbale con cui si stabilisce un contatto tra la vita e il vivere latente» scrive l'autore nell'introduzione al volume, «esistenza che si affida alla parola... un mondo che urge e si può contattare solo con la lettura. La poesia è il dialogo con un ente immaginario ma esistente, odore e memoria biologica».

Franco ha lavorato per molti anni all'Iuav, nella segreteria dell'Istituto universitario di Architettura. Ma nel frattempo ha girato il mondo. A Cuba e a Cordoba (Argentina) come direttore dell'Istituto italiano di cultura e ricercatore, a Città del Messico.

Scrive oggi su quotidiani e riviste di argomenti politici e letterari con particolare riguardo all'America latina, di cui è grande esperto e conoscitore. Ma soprattutto si è inventato il centro culturale “Micromega”. Spazio autogestito, in campo San Maurizio. Qui ogni settimana organizza iniziative e dibattiti aperti alla città. Spazio dove ognuno può presentare un libro ed esprimere una tesi. «Costa tanta fatica, ma è importante tenere acceso un luogo del dibattito pubblico» dice soddisfatto. Martedì 25 febbraio nella sede del Centro gli amici e la famiglia festeggeranno il suo compleanno. Ottanta. E non li dimostra. —

 

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