Frana la riva a Santa Chiara

Un tratto di fondamenta ha ceduto a causa del moto ondoso, area transennata a piazzale Roma
Di Enrico Tantucci
Interpress/Mazzega Tantucci Venezia, 06.10.2012.- Sprofonda la riva S.Chiara a Piazzele Roma.- Nella foto fondamenta transennata
Interpress/Mazzega Tantucci Venezia, 06.10.2012.- Sprofonda la riva S.Chiara a Piazzele Roma.- Nella foto fondamenta transennata

La Riva di Santa Chiara - da anni un’osservata speciale per i guasti provocati dal moto ondoso in uno dei punti del Canal Grande più trafficati della città - sta cedendo. A franare, prontamente transennato, è stato un tratto di fondamenta dove è la stazione comunale dei taxi, di fronte alla rampa Parisi, a due passi della Coop. L’ordinanza urgente emessa dal Comune parla di «cedimento di parte del selciato per probabile svuotamento del sossostante letti di sostegno». Domani mattina dalle 8 alle 13, sotto il coordinamento di Insula - la società comunale per la manutenzione urbana - si caleranno in acqua i sommozzatori per un intervento di indagine subacque. Verificheranno entità e dimensione del cedimento della fondamenta, ma osserveranno le condizioni strutturali di essa nella sua interezza, per capire se, come si teme, questo primo cedimento sia solo l’avvisaglia di altri che potrebbero seguire. In molti - dal consigliere comunale Beppe Caccia, come riferiamo a parte, a quello provinciale del Pdl Pietro Bortoluzzi - lanciano l’allarme sulle possibili responsabilità nei cedimenti della costruzione del garage sotterraneo del vicino hotel Santa Chiara, in fase di raddoppio. O chiamano in causa gli effetti della costruzione del ponte di Calatrava sulle rive. E si punta il dito anche sui lavori in corso di Grandi Stazioni sulla riva opposta di Santa Lucia, per gli effetti delle possibili vibrazioni.

Ma la causa principale del dissesto - pare di capire dalle prime indicazioni - sta nella mancanza di un intervento di risanamento della fondamenta richiesto da anni, mai attuato e che ora inizia a presentare il conto. Già nel 2006 Insula aveva richiesto un intervento urgente di rifacimento della riva di Santa Chiara per le sue condizioni di dissesto. Il progetto era già pronto e prevedeva il rifacimento totale della fondamenta portata a una larghezza di quindici metri, congiungendosi così alle dimensioni di quella oltre l’hotel Santa chiara. Ma non è mai partito, per mancanza di risorse. «Per rifare la riva - commenta il direttore di Insula Luigi Torretti - sono necessari almeno 2 milioni di euro, di cui non disponiamo, in attesa come siamo ancora degli stanziamenti di Legge Speciale che non sono finora arrivati a Venezia. Dopo l’intervento dei sub, effettueremo con la massima urgenza un intervento di messa in sicurezza del tratto di fondamenta che ha ceduto, ma di più non possiamo fare in questo momento, anche se naturalmente verificheremo se ci sono altri dissesti». Prodente anche ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni: «Vorremmo fare manutenzioni in città, ma la mancanza di fondi da parte del Governo, a cominciare da quelli già stanziati per la Legge Speciale e mai arrivati, ci obbligano a intervenire solo per le urgenze. Lo faremo naturalmente anche sulla riva di Santa Chiara, fermo restando che se il dissesto dovesse rivelarsi più grave di quanto appare in questo momento, non ci sottrarremo alla necessità di intervenire in modo più radicale». Domani mattina il primo verdetto.

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