Frammenti di vetro fino nello stomaco, salvato all’Angelo

Operazione d'urgenza complessa e d'avanguardia a Mestre: quattro équipe lavorano insieme
L'intervento nella sala operatoria di otorinolaringoiatria
L'intervento nella sala operatoria di otorinolaringoiatria
MESTRE. Lo hanno salvato con un’operazione complessa e d’avanguardia dopo che, in un momento di sconforto, aveva tentato di togliersi la vita.
 L’uomo, di età adulta, è stato soccorso nei giorni scorsi presso la sua abitazione dove, in stato confusionale, ingeriva e masticava frammenti di vetro da bicchieri volutamente frantumati. Al primo intervento condotto a domicilio dagli operatori del Suem 118, che ne hanno interrotto l’azione autolesionista e lo hanno intubato, ha fatto seguito la presa in carico del Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Angelo, dov’è stato immediatamente condotto.
 
Qui il paziente è stato subito accolto nella “shock room”, l’area attrezzata per gli interventi complessi, dove erano stati allertati lo specialista di Otorinolaringoiatria, il gastroenterologo e il chirurgo generale.
Una immediata tac “total body” ha permesso di visualizzare la collocazione dei frammenti di vetro nel corpo del paziente: molti erano distribuiti lungo le vie aeree superiori, in particolare nel cavo orale, nella faringe, nella laringe; nell’esofago e stomaco erano presenti anche grossi pezzi di bicchiere.
 
Trasferito il paziente urgentemente in sala operatoria, il dottor Lorenzo Trombetta e la dottoressa Lucia Lora, dell’Unità Operativa di ORL, riuscivano ad estrarre i minuti pezzi di vetro che erano nelle vie aeree superiori: utilizzata alla bisogna una tecnica endoscopica rigida, che ha permesso l’esposizione totale dell’area ed ha quindi consentito di estrarre i minuti frammenti di vetro altrimenti impossibile da rimuovere, perché nascosti nelle pieghe della mucosa.
 
In collaborazione con lo specialista gastroenterologo, il dottor Roberto Cappuccio, veniva poi eseguita un’esofagogastroscopia, che ha permesso di intervenire con la rimozione di piccoli pezzi di materiale finiti nell’esofago del malcapitato.
 
Per estrarre, infine, i restanti grossi frammenti presenti nello stomaco, si è ricorsi all’ulteriore collaborazione dei chirurghi: il dottor Fabrizio Cimino e il dottor Michele Zaffin, della Chirurgia Generale e d’Urgenza, intervenivano per via esterna, dopo l’apertura dello stomaco, fino a raggiungere e a rimuovere quanto era finito all’interno dell’organo.
La parte anestesiologica è stata condotta dal dottor Tito Ellero, che ha affiancato gli interventi.
Conclusa la complessa operazione di rimozione del materiale ingerito, il paziente è stato poi trasferito nel Reparto di Rianimazione per una attenta valutazione dei parametri vitali e per la successiva estubazione, avvenuta con successo.
 
“Ancora un caso in cui – sottolinea il Direttore Generale dell’Usl 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – all’Ospedale dell’Angelo viene attuata una decisiva collaborazione tra équipe specialistiche diverse. Sono scesi in campo per una vita da salvare il Suem, il Pronto Soccorso, l’ORL, la Gastroenterologia, la Chirurgia, la Radiologia, gli Anestesisti; gli specialisti sono intervenuti insieme con il pieno supporto del personale infermieristico, per evitare anche in questo caso conseguenze infauste su una persona che nell’Ospedale ha trovato risposte rapide ed efficaci”.
 

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