Fracasso, no dei sindacati «Salvare tutti i lavoratori»

Fiesso. Rigettata l’ipotesi dell’azienda che prevede l’affitto del ramo stoccaggio Valentini (Fiom): «Non possiamo difendere solo 25 dipendenti sui 188 totali»

FIESSO D’ARTICO. I sindacati e i lavoratori rigettano in blocco l’ipotesi di affidamento di un ramo d’impresa avanzata dalla Fracasso di Fiesso D’Artico. Per i lavoratori o si trova una soluzione che salva il posto di lavoro a tutti o si procede portando avanti la procedura concorsuale verso la chiusura dell’azienda. Inoltre lunedì alle 8 scatterà dalla sede della Fracasso in via Barbariga una manifestazione di protesta che si concluderà sotto la sede del municipio del centro rivierasco.

Le posizioni di chiusura sono state ribadita nettamente martedì pomeriggio nel vertice che si è tenuto nella sede della Provincia alla presenza dell’assessore al Lavoro Paolino D’Anna. L’ipotesi che l’azienda aveva proposto ai sindacati era quella che prevede il salvataggio di 25 dipendenti sui 188 complessivi, attraverso la modalità dell’affitto di un ramo di impresa, cioè la divisione Silos che interessesebbe un’azienda di Mestrino (Pd). Ma i sindacati non ci stanno. «L’azienda il 22 aprile ha aperto la procedura concorsuale in Tribunale», spiega il referente di zona della Fiom Michele Valentini, «che per noi rappresenta di fatto la chiusura. Dopo una lunga assemblea, i dipendenti hanno convenuto di dare mandato ai sindacati di trovare una soluzione che salvi tutti i dipendenti, e non solo una parte». La Fracasso dal canto suo aveva già siglato il contratto di solidarietà che prevedeva, per un anno, la cassa integrazione straordinaria per coprire fino al 60% la riduzione dell’orario di impiego mantenendo così inalterati i posti di lavoro. I contratti erano stati resi possibili grazie all’accordo tra azienda e banche, con queste ultime che avrebbero erogato anticipatamente le paghe vista la mancanza di liquidità. Ora l’ipotesi avanzata dall’azienda è di cercare di affittare i cinque rami d’azienda. Attualmente solo un ramo d’azienda, quello relativo allo stoccaggio (la divisione Silos), è in trattativa avanzata e l’affittuario si sarebbe impegnato a salvaguardare come minimo 25 dipendenti. La Fracasso ha fatto sapere che starebbe comunque concludendo anche l’affitto di un altro ramo e un terzo è in via di definizione. Rimarrebbe il nodo di due rami d’azienda che non troverebbero nessun affittuario disposto alla trattativa. Intanto i dipendenti si vedranno erogato a rate lo stipendio. «In Provincia», spiega ancora Valentini, «abbiamo detto no ad una ipotesi che condanna tutti i lavoratori al licenziamento.C’è l’impressione che il destino dei lavoratori conti ben poco per la proprietà. Se la firma all’accordo ci viene chiesta solo per ottenere delle linee di credito dalle banche, per avallare operazioni confuse, diciamo ancora no».

Alessandro Abbadir

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