Fracasso, domani si decide Concordato o fallimento

Il tribunale dovrà stabilire se sussistono le condizioni per evitare la bancarotta Debiti a 50 milioni. Ma l’azienda rassicura: «Coperti da crediti e macchinari»
Di Alessandro Abbadir

FIESSO. «I debiti della Fracasso ammontano a quasi 50 milioni di euro, speriamo che il piano concordatario che la proprietà dovrà presentare entro domani in Tribunale, non sia respinto facendo precipitare l’azienda nel baratro del fallimento».

A spiegarlo è il referente della Fiom Cgil Michele Valentini. Il piano concordatario della Fracasso spa potrà essere presentato dalla proprietà il 15 di gennaio al Tribunale di Venezia. L’ex azienda di punta del settore dei di profilati stradali, recentemente ha subìto da parte del Tribunale di Venezia, la nomina del commissario giudiziale. «Il piano - spiega Valentini - andava però presentato prima, perché sono scaduti i termini per la richiesta della proroga della cassa integrazione straordinaria che, senza quell’atto, non può più essre ottenuta».

Insomma rischiano di restare senza sostentamento oltre un centinaio di lavoratori. La Cgil però torna sulla qualità del concordato che domani dovrà essere presentato. «Il piano dovrà - spiega Valentini – dovrà riuscire a convincere il Tribunale che ci sono risorse per non dichiarare fallita la società. Eventualmente anche dopo la presentazione del piano concordatario, si potranno fare, con il controllo dello stesso Tribunale affitti d’azienda come è già avvenuto».

Il commissario, scelto dal Tribunale per la gestione del concordato dopo la sua omologazione è Roberto Ficotto, 50 anni. Un anno fa Ficotto era stato nominato dal sindaco di Cavallino, Claudio Orazio, amministratore unico della società comunale Ct Servizi srl. L’accettazione del concordato chiuderà la fase di procedura concorsuale, avviata dal titolare Adriano Fracasso il 22 febbraio. L’azienda, che aveva in forza 191 dipendenti fra le sedi di via Barbariga di Fiesso e un’altra in Emilia, è riuscita a portare in porto in questi ultimi mesi solo l’affitto del ramo d’azienda del comparto “silos”, cioè una quarantina di persone. Sono falliti invece i tentativi di cedere un ramo d’azienda ad una società tedesca. Una soluzione caldeggiata dalla Fim - Cisl e dal sindaco di Fiesso Andrea Martellato, ma che poi è naufragata. Secondo la proprietà, invece, non dovrebbero esserci problemi per l’accettazione della procedura concorsuale. «La Fracasso – spiegano dall’azienda - non ha solo debiti, ma diversi crediti non ancora incassati molto cospicui, senza parlare del patrimonio in macchinari e ed immobili sempre nelle sue disposizioni».

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